saro' il piu' breve possibile.... solo un chiarimento, forse non l'ho letto io per poca attenzione o forse non c'e' scritto, volevo sapere ma dietro al sito chi risponde sono dei medici? psichiatri? cioè' qualcuno competente in materia? visto che l'argomento è abbastanza delicato... non vuole essere una critica, solamente per capire ed essere più' informato grazie. comunque forum interessante

veniamo al dunque, penso di soffrire di depressione da sempre, non ricordo un periodo della mia vita nel quale sono stato spensierato oppure non ho avuto per lo meno un sintomo che possa essere di una persona ansiosa o depressa...
ll'eta' di 3 anni subisco la separazione dei miei genitori, molto sofferta e travagliata, mio padre aveva una buona posizione economica, ma era affetto dal vizio del gioco d'azzardo, in quel periodo gioca e perde tutto: negozio, casa e denaro, mia madre reagisce e lo lascia, da li cominciano i problemi perché' lui non accetta la separazione.. comincia a fare delle "piazzate" sotto casa, urlando e insultando a squarciagola che ci avrebbe ammazzato.. inizia un lungo periodo"circa 4 anni" di queste profonde minacce, io percepisco tutto e non riesco a vivere un infanzia serena, vivo un infanzia impaurita da lui e quello che potrebbe succedere, lui mi veniva a prendere portando con se delle armi"che non ha mai usato", ma che comunque lasciarono il loro segno nella mia mente, mi portava in macchina girando per ore e insultava mai madre dicendomi che era un puttana per quello che aveva fatto...
dopo circa 4 anni lui comincia a frequentare altre donne e la situazione si va placando...lo frequento ma a sprazzi, poi dopo verso i 18 anni non lo vedo praticamente più'
intanto continuo a vivere con mia madre che sia "penso" per questi fatti, sia per altri problemi economici,esistenziali o non so di quale natura, vive profonda depressione, giornate con emicranie fortissime passate a letto chiusa in camera solamente nel buio più' completo.
Non ricordo tante belle giornate e momenti felici nella mia infanzia e adolescenza, ricordo che avevo sempre un profondo animo di tristezza, pochi amici, che poco dopo di allontanavano, forse perché secondo me si accorgevano dello stato d'animo e non ce la facevano a reggere, nonostante cio', ripensando a me stesso oggi posso dire di essere abbastanza fiero di quello che ho fatto, poche cazzate nella vita, niente droga, alcool o amicizie sbagliate, mi cerco sempre dei lavoretti per portare avanti le mie cose'. scusate vi ho ammorbato ma volevo un po raccontarmi, lo so che in questo forum si dovrebbe parlare di farmaci, ma vorrei cercare anche di capire perché ci sono arrivato.
nel 2004 comincio a lavorare in un centro commerciale a circa 25 km da casa, iniziano gli attacchi di panico, la diagnosi chiara e spudorata arriva, i sintomi ci sono tutti:
Accelerazione del battito cardiaco, palpitazioni,senso di oppressione al petto, senso di soffocamento, sospiri, Nodo alla gola, Vertigini, capogiri, sbandamento, Senso di svenimento o stordimento,Paura di morire, perdere il controllo o impazzire.
il mio medico di famiglia mi prescrive cipralex, con dose da 5 mg poi incrementata fino a 10, nel 2007 sospendo il farmaco. Gli attacchi di panico forti da allora sono spariti, tranne in pochissime occasioni.
da allora ad oggi pero' vivo una profonda ansia, come l'attimo prima nel quale sfocia l'attacco di panico.
ansia che mi fa vivere male, ho le gambe che tremano, pulsazioni alle mani, ai piedi e palpitazioni, nel 2010 mi hanno fatto anche una diagnosi di ipertensione essenziale, dandomi la terapia che ho preso per qualche anno, ma poi in un controllo cardiologico mi hanno detto che era molto altalenante la pressione, e che non avevo bisogno della terapia.
dal 2010 comunque seguo delle psicoterapie, prima psicodinamica per 2 anni poi ho smesso, poi con tecnica EMDR e sopratutto basata su impersonificazione in parti de se stesso diverse, dopo la nascita della seconda figlia nel 2012, abbiamo iniziato una terapia famigliare, ma ho evidentemente abbandonato quella su me stesso.
in tutti questi anni non mi sono più deciso a prendere medicinali e sto resistendo senza anche stando malissimo, principalmente
perche svolgo un lavoro alla guida di un automezzo pesante ed ho paura dei controlli da parte della ditta dove lavoro e ho paura che mi tolgano la patente sia quella superiore sia quella per la macchina
in questi anni ho fatto 3 visite psichiatriche, della prima non mi sono fidato perché il dottore dopo 3 secondi di colloquio mi dice "disturbo bipolare", solo perché gli racconto che ho dei sbalzi d'umore, e mi sembra normale in questa situazione, mi da ciprlaex e xanax e un altro farmaco del quale sulla ricetta non riconosco il nome, mi sembra ci sia scritto talley o tolly.
la seconda mi da zarelis, non lo prendo per l'aumento del rischio suicidario elevato e anche perché secondo me va dato come seconda scelta, dopo gli ssri
la terza mi dice che secondo lei il disturbo bipolare non c'e' perché, in passato avendo preso cipralex comunque la fase maniacale si sarebbe presentata, e non lo ha fatto. mi da paroxetina. 5 gocce 4 giorni, 8 gocce 4 giorni, 12 gocce 5 giorni e 15 gocce fino al controllo dopo 1 messo. ho iniziato con paroxetina, ma dopo 4 giorni a 5 gocce ho smesso, perché leggo su internet dappertutto, sia le solite controindicazioni, ma anche che chi lo ha preso è ingrassato 20 chili e poi che è fra quelli che meno facilmente si riesce a smettere. comunque lei dice che questi sintomi fisiche psicologici che ho sono frutto dei residui degli attacchi di panico che ho avuto in passato, ed anche se ora non ci sono più' per lei la diagnosi è DAP
adesso non so cosa fare, se tornare a prendere cipralex che comunque mi ha fatto parzialmente bene, se prendere paroxetina e rischiare, se posso prendere ansiolitici con il lavoro che faccio
poi ho altri dubbi, se ho l'ipertensione questi farmaci danno problemi?la fanno aumentare? soffro anche di steatosi epatica e trigliceridi alti? danno problemi? aiuto