ciao a tutti,
mi attacco a aquesta conversazione perchè anch'io vorrei parlare di efexor, e di venlafaxina più in generale.
Immagino sia doverosa una breve introduzione che lasci intravedere un contesto. ho 29 anni, sono una ragazza e prendo l'efexor dal 2008. mi venne prescritto dallo psichiatra perchè soffrivo di ansia, depressione, agorafobia e angoscia, paura e insonnia.
Mi vennero dati 150mg di efexor, che fecero effetto molto lentamente, ma dopo un annetto ho cominciato a stare meglio (tra l'altro in quel frangente cambia vita per cui il miglioramento generale non so nemmeno se attribuirlo in toto al farmaco).
Nel tempo ho ridotto da 150mg a 75mg e poi da 75mg a 37,5mg. qui voglio aprire una parentesi, quando prendevo l'efexor da 150mg mi capitava di dimenticarmi di prendere la capsula e di questo me ne rendevo conto la notte quando mi ritrovavo a fare dei sogni in cui io ero paralizzata e striciavo lungo il avimento o ruotavo intorno al letto e non riuscivo a svegliarmi. Il giorno seguente avevo dei sintomi come da influenza, con acufene, scariche elettriche diffuse e spasmi. questi sintomi non sono mai stati capiti o legittimati dagli psichiatri, un po' anche per la difficoltà che avevo nel desrciverli; vorrei chiedere se anche a qualcun'altro è successa questa cosa, o se qualcuno sa dirmi di cosa si tratta(specie la cosa del sogno).
Il 2013 passando da 150 a 75 mg ho avuto un periodo di profondo malessere e ho deciso di andare in analisi.
La psicoanalisi mi ha fatto davvero bene. anche qui vorrei dire che è importantissimo trovare un terapeuta con cui ci si trova davvero bene, a cui non si mente e di cui non ci si vergogna, io ne ho girati tanti ma solo quando ho trovato questa mia psicologa che la terapia ha cominciato a farmi davvero effetto.( da quando mi hanno prescritto l'efexor ho fatto sempre una terapia cognitivo comportamentale, prima due volte a settimana, poi una volta asettimana poi una volta ogni 15 giorni, poi una volta al mese, con una psichiatra dalla quale non ho tratto grandi giovamenti, ma credo che questo dipenda molto dal rapporto che si istaura con il terapeuta). sotto consiglio della psicologa ho cominciato a coadiuvarmi con la medicina omeopatica, sono quindi seguita anche da un medico omeopata.
Ora qualche mese fa (due o tre) ho iniziato a prendere lo Zaredrop che sarebbe la venlafaxina in gocce con una siringhina tarata in cui il dosaggio di 37,5mg equivaleva a 0,5ml al fine di scalare tacca er tacca e liberarmi della venlafaxina. arrivata a tre tacche 0,3ml la medicina ormai non mi copriva più 24 ore per cui mi svegliavo al mattino con dei sintomi da astinenza fisisca da farmaco e così mi son detta che l'avrei potuta interrompere definitivamente, mi son detta che avrei tenuto duro con i sintomi fisici (che sembrerebbe dabbano durare un paio di settimane) visto che psicologicamente mi sentivo bene.
così lunedì scorso ho interrotto questi 0,4ml di zaredrop all'improvviso. i primi due giorni i sintomi son stati solo fisici (come quelli descritti sopra, meno acuti, ma comunque sempre presenti) poi da mercoledì ho smesso di dormire nonostante mi rempissi di xanax (tipo più di venti gocce)fino a venerdì notte in cui son stata davvero malissimo psicologicamente, ero pervasa da un senso di angoscia immenso, di vuoto e allo stesso tempo di aggressività e rabbia.. una paura indicibile,ogni tipo i congettura sul passato o sul futuro mi recavano una pena e un'angoscia allucinante, davvero la morte era l'unica cosa che mi consolava. Il sabato mattina corro a telefonare a psichiatra (quella della terapia cognitivo comportamentale) e alla psicologa (della psicoanalisi) che mi dicono di ricominciare a prendere le 4 tacche di zaredrop. e io impauritissima, sensa riuscire a smaltire l'angoscia e la paura ricomincio. oggi (mercoledì) è il primo giorno che riesco a stare un po' meglio, non ho più pensieri di morte e il futuro mi terrorizza meno..
ovviamente la paura più grande è che non riuscirò MAI a levarmi questo farmaco. e se il prezzo da pagare per liberarmi di questa sostanza è quello che ho assaggiato nei giorni scorsi non voglio nemmeno levarmelo... ovviamente l'idea che dovrò vivere per tutta la vita con questa roba nel sangue no nmi piace affatto. ma quello che ho passato è stato talmente assurdo e doloroso che mi ha costretto a rivedere tanto della mia vita per l'ennesima volta...
questa è la mia testimonianza. mi piacerebbe sapere di qualcuno che si è liberato di questo farmaco da almeno qualche anno, come ha fatto e come sta...