Scalaggio ultime dosi paroxetina

Buongiorno, sono un ragazzo di 28 anni e vorrei chiedervi aiuto per scalare le ultime dosi di paroxetina e eliminare il farmaco.
Ho iniziato ad assumere paroxetina (nello specifico eutimil) a 23 anni nell'ottobre 2017 a causa di una forte ansia riguardante problemi personali. Nel giro di un mese ho raggiunto la dose di 20 mg che ho tenuto fino al novembre 2018 quando d'accordo con lo psichiatra ho iniziato a scalare il farmaco in quanto stavo molto meglio e avevo risolto alcune problematiche. Di seguito vi riporto lo scalaggio effettuato finora; il medico mi ha detto di eliminare il farmaco del tutto a 5 mg ma non mi sentivo sicuro e ho iniziato a scalare in autonomia.
novembre 2018: 15 mg
marzo 2019: 10 mg
da questo momento inizio ad assumere il farmaco in forma liquida (dropaxin)
settembre 2019: 5 mg
dicembre 2019: 2,5 mg (5 gocce)
maggio 2020: 2 mg
ad ottobre 2020 causa ansia e incertezza causata da pandemia torno a 5 gocce
ottobre 2020: 2,5 mg
maggio 2021: 2 mg
ottobre 2021: 1,5 mg (3 gocce)
dopo un mese da questa riduzione ho avvertito per una settimana un forte senso di depersonalizzazione che inizialmente non ho ritenuto fosse dato dal farmaco ma da un periodo di stress
dicembre 2021: 1 mg (2 gocce)
a distanza di un mese da questa riduzione la depersonalizzazione si è fatta molto presente e mi ha fatto passare dei bruttissimi momenti in cui pensavo che non ne sarei uscito. Non ne avevo mai sofferto prima perciò deduco che sia un sintomo dell'astinenza da paroxetina. Questi ultimi mesi sono stati comunque stressanti causa laurea e inizio del lavoro.
Oggi a distanza di 6 mesi dall'ultima riduzione ci sono dei momenti in cui avverto la sensazione di depersonalizzazione e quando succede mi spavento. Leggendo il protocollo tartaruga ho letto di fermare la riduzione per almeno 6 mesi prima di ricominciare a ridurre il farmaco. Ebbene sono quasi passati i 6 mesi e quindi vi chiedo una mano nel gestire la riduzione per eliminare la paroxetina. Non ho intenzione di assumere altri farmaci. Vi ringrazio.
Ho iniziato ad assumere paroxetina (nello specifico eutimil) a 23 anni nell'ottobre 2017 a causa di una forte ansia riguardante problemi personali. Nel giro di un mese ho raggiunto la dose di 20 mg che ho tenuto fino al novembre 2018 quando d'accordo con lo psichiatra ho iniziato a scalare il farmaco in quanto stavo molto meglio e avevo risolto alcune problematiche. Di seguito vi riporto lo scalaggio effettuato finora; il medico mi ha detto di eliminare il farmaco del tutto a 5 mg ma non mi sentivo sicuro e ho iniziato a scalare in autonomia.
novembre 2018: 15 mg
marzo 2019: 10 mg
da questo momento inizio ad assumere il farmaco in forma liquida (dropaxin)
settembre 2019: 5 mg
dicembre 2019: 2,5 mg (5 gocce)
maggio 2020: 2 mg
ad ottobre 2020 causa ansia e incertezza causata da pandemia torno a 5 gocce
ottobre 2020: 2,5 mg
maggio 2021: 2 mg
ottobre 2021: 1,5 mg (3 gocce)
dopo un mese da questa riduzione ho avvertito per una settimana un forte senso di depersonalizzazione che inizialmente non ho ritenuto fosse dato dal farmaco ma da un periodo di stress
dicembre 2021: 1 mg (2 gocce)
a distanza di un mese da questa riduzione la depersonalizzazione si è fatta molto presente e mi ha fatto passare dei bruttissimi momenti in cui pensavo che non ne sarei uscito. Non ne avevo mai sofferto prima perciò deduco che sia un sintomo dell'astinenza da paroxetina. Questi ultimi mesi sono stati comunque stressanti causa laurea e inizio del lavoro.
Oggi a distanza di 6 mesi dall'ultima riduzione ci sono dei momenti in cui avverto la sensazione di depersonalizzazione e quando succede mi spavento. Leggendo il protocollo tartaruga ho letto di fermare la riduzione per almeno 6 mesi prima di ricominciare a ridurre il farmaco. Ebbene sono quasi passati i 6 mesi e quindi vi chiedo una mano nel gestire la riduzione per eliminare la paroxetina. Non ho intenzione di assumere altri farmaci. Vi ringrazio.