Paroxetina e Mirtazapina

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Paroxetina e Mirtazapina

Messaggioda romeuss » lun gen 25, 2016 1:10 pm

Salve,
sto assumendo da qualche settimana dopo varie modifiche terapie per una depressione ricorrente,accentuatasi dopo la perdita del lavoro
Insieme alla Paroxetina e anafranil 10 sto prendendo mirtazapina 15 mg,il fatto che mi fa dormire anche troppo, mi sveglio rilassato però a tratti nella giornata ho delle brutte sensazioni di rabbia e ansia per il mio carattere ossessivo che mi porta a rimuginare e fare confronti con quando stavo bene e lavoravo.
Mi trovo ora in casa ,impaurito con la mia autostima sotto terra e a volte provo un senso di alienazione dalla realtà circostante anche quando parlo con gli altri,questo mi genera ancora più ansia e sconforto.
Mi chiedo se potrò mai recuperare la mia vita
Grazie
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Re: Paroxetina e Mirtazapina

Messaggioda romeuss » mar gen 26, 2016 5:15 pm

Non c'è nessuno che possa aiutarmi???
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Re: Paroxetina e Mirtazapina

Messaggioda admin » ven feb 05, 2016 10:55 pm

Ha mai preso farmaci psichiatrici prima di qualche mese fa ?
Ha una storia clinica ?
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Re: Paroxetina e Mirtazapina

Messaggioda romeuss » sab feb 06, 2016 11:02 am

Salve mi trovo in difficoltà in quanto purtroppo mi sono affidato forse con troppa speranza in luminari e terapie e ancora non sto bene.
All'età di 16 anni ebbi un mese di strana stanchezza che non aveva nessuna causa biologica quindi dopo tutte le analisi di rito feci una cura antidepressiva all'epoca tofranil ed anafranil e mi ripresi completamente e recuperai il tempo perso al liceo dove ho sempre conseguito ottimi risultati.
La causa di quell'evento fù la paura di morire ,ovvero la scoperta della morte,in quanto era venuto dal nostro vicino a trascorrere gli ultimi mesi di vita un ragazzo malato terminale di cancro.Quell'evento fu superato e ripresi la mia normale vita di relazione e studio,apparentemente senza problemi .
Però col tempo sensibile sempre al dolore e alla morte che potevo vedere in tv o nella vita reale incomincia a pensare di aver una malattia incurabile ed ha considerami vittima di un destino ingiusto,evitando contestualmente situazioni sociali e di relazione,che all'epoca mi generavano ansia.
Questa ansia ipocondriaca si placava all'ennesimo esame specialistico per poi rimontare fino al successivo ,fino a quando ormai scoperto che non ero malato ebbi un crollo nervoso ,dovuto anche alle terapie che mi venivano date dall'ennesimo luminare che cercavo e che cambiavo.
Insomma mi intossicai e sperimentai per la prima volta nella mia vita all'età di 26 anni sintomatologia depressiva ,insonnia ,ansia depressione,fu allora che capii che quello che mi dicevano era vero.
Fui ricoverato per un periodo in clinica per disintossicarmi e salvato dal baratro mi ritrovai a scalare una montagna per ritornare come ero prima.
Quando accadde ero iscritto all'Università con ottimi voti e fui costretto ad interrompere gli studi ma con la mia forza di volontà nonostante ancora non stavo bene ,a volte prendevo sonniferi per dormire ,ripresi lentamente e riuscii a laurearmi con il massimo dei voti in economia ,stupendo chi mi aveva visto in quello stato passato.
Non mi sentivo però ancora ripreso quindi incomincia una terapia con Paroxetina e nel frattempo una psicoterapia che però non segui costantemente in quanto per lavoro ero a Milano ,capii che dovevo buttarmi nella vita e non averne paura.
Addirittura vinsi una borsa di studio per un Master qui a Roma ,partii solo per Milano per un corso e fui assunto per andar a lavorare all'estero per sei mesi iniziando la mia carriera lavorativa.
Feci delle esperienze che prima nemmeno immaginavo e temevo ,sia professionalmente che anche sessualmente , mi sorpresi di me stesso.
Cambia azienda e tornai a Roma riprendendo anche la psicoterapia anche se in modo saltuario,ma migliorando sempre di più ,ero fiero di aver conseguito la laurea in tempo con Master e aver trovato subito lavoro.
Non avevo più bisogno del farmaco che avevo nel frattempo sospeso e sperimentai tutte le gioie della vita che mi ero prima precluso ,inoltre feci un intervento estetico che migliorò ulteriormente la mia autostima ebbi storie con diverse ragazze ,cambiai diversi lavori ,viaggiai molto in diversi continenti anche da solo per piacere e lavoro insomma stavo bene e mi piaceva vivere.e non avevo paura.
Nei momenti però di crisi lavorativa (cassa integrazione) o sentimentale quando mi lasciavo la perdita mi faceva ricomparire momenti di ansia e depressione che esordivano sempre con un insonnia mattutina che nel mio inconscio è diventata per me la cosa più temibile che ci possa esser,quindi quando ricompare come due anni fa incomincio un rimuginio che non fa che aggravare la situazione.
Negli anni scorsi quando comparivano questi stati prendevo felison in modo saltuario e ricominciavo ad assumere seroxat e dopo qualche mese quando vedevo che ridormivo bene ritornavo come prima ,quindi scalavo e sospendevo e ridormivo senza nulla.
L'ultimo episodio che avevo avuto nel 2011 era stato un pò più severo ma dopo qualche mese mi ero ripreso e ero rimasto con mezza compressa di seroxat da 20 come mantenimento seguendo la psicoterapia dalla stessa persona.
Il mio timore di non rendere sul lavoro ed esser giudicato mi generava ansia che a volte innescava insonnia e rimuginnii.
Inoltre un acquisto di un immobile avventato e la paura di non poter sostenere il mutuo insieme alla crisi con la mia ragazza rinnesco uno stato ansioso depressivo esordiente sempre con insonnia mattutina che mi rigetto nel panico.
Purtroppo mi rivolsi ad una persona sbagliata pensando alla bacchetta magica e ricommisi lo stesso errore di anni fà.
Ovvero assunsi dei sonniferi diversi (lendormin) invece del solito vecchio felison che mi sedava troppo durante il giorno sperando che risolvessero il problema ma anche se utili a breve incominciai ad avvertire forti stati ansiosi mai provati prima e ricaddi nel vortice della depressione questa volta molto più forte di quelle precedenti,caddi nella disperazione nella fobia di riessere diventato dipendente dai farmaci di non esser efficiente sul lavoro
Cosi forte non la sperimentavo da più di dieci anni,feci una cura con Anafranil 75 mattina e sera e per dormire minias e lorazepam ed atarax che in passato prendevo nei momenti di stress lavorativo e mi aiutava a dormire.
Passai tutto il 2013 in uno stato un pò alienato e preoccupato ,mi ripresi ma non come le altre volte ,continuai nonostante tutto a lavorare anche se con il timore che questo stato fosse percepito ed avesse conseguenze.
Inizio' il 2014 e nonostante avessi scalato ed abbandonato il minias continuai a prendere lorazepam e atarax perché per me la priorità era dormire e quindi come le altre volte quando si sarebbe risistemato il sonno sarei migliorato.
Però non ero tornato come prima tranquillo e sicuro di me ,mi sentivo dipendente e conducevo la mia vita un pò a rimorchio degli altri ,lasciandomi vivere quando prima ero io in primis che sceglievo cosa voler fare,avevo perso quella sicurezza in me
La mia terapeuta psichiatra mi prescrisse anche lamictal per vari mesi ma mi sentivo più rilassato e socievole e di buon umore ma un pò spento e a volte confuso mentalmente.
Dopo mesi di inattività rientrai al lavoro a settembre dell'anno scorso e ricevetti la mazzata del licenziamento per motivi economici ma secondo me palesemente discriminatorio a causa della malattia.Dopo tanto sacrificio una legge infame mi toglieva quello per cui avevo lottato tanto,sarei voluto andar in giudizio ma dovetti transare a causa del mutuo
In sintesi sono due anni che è come se fossi tornato indietro di dieci dopo tanti progressi che avevano sorpreso anche me stesso.
Ho continuato ad assumere lorazepam la sera per dormire a volte anche durante il giorno e da settembre ho ripreso ad assumere il seroxat due da 20 visto che non tornavo come prima.
Prima convivevo con la mia ragazza attuale a Roma ora sono tornato dai miei e ad inizio 2015 visto che non mi sentivo ancora totalmente ripreso soprattutto per il sonno che non era tornato naturale e sereno come prima,ho proposto alla mia terapeuta la mirtazapina sperando mi aiutasse visto che dovevo andar a sciare una delle passioni della mia vita ed avevo paura di non riuscirci più.All'inizio l'effetto fu quasi miracoloso ,solo con mezza compressa dormivo profondamente e sentivo una voglia di fare che non provavo da tempo,ma purtroppo c'era il risvolto della medaglia ,era anche frenesia di fare non consapevolezza
Con l'aumento della dose incomincia ad avvertire brutte sensazioni di isolamento ,incubi e quando partii per la settimana bianca forti stati ansiosi,che dovevo sedare con lorazepam.
Il giorno sciavo ma era come se fossi drogato non sentivo il piacere di quello che facevo,isolato dal mondo ,bruttissima sensazione.poi appena sedavo l'ansia con l'ansiolitico tornavo sciolto e socievole.Quindi al ritorno decidemmo di ridurla e di ripassare al seroxat ma il cambio mi fece star male proprio in un momento che avevo ritrovato un occupazione.
Tornai allora due seroxat da 20 la mattina tolep la sera ,mezza lorazepam da 2,5 e un quarto di mirtazapina.
Riescii a dormire (mezza di mirtazapina mi ottundeva troppo) e mi sembra di star meglio rispetto ad un mese fa.
Ritrovai il lavoro a cui tenevo moltissimo, ma non sentivo ancora la mia brillantezza e lucidità mentale ;avevo difficoltà di attenzione e concentrazione e temo che prima o poi possa influire di nuovo sul mio rendimento.
Mi rivolsi ad un luminare perché speravo di migliorare e che invece mi prescrisse un farmaco terribile,l'olanzapina che si mi faceva dormire e mi rilassava ma mi trasformo quasi in uno zombie,sensazione di lontananza dagli altri,fame asssurda.A fine estate decisi di interromperlo.Purtroppo cambiai diverse terapie nella seconda parte dell 2015 che è stato il peggior anno della mia vita.
Ora sto assumendo da circa 4 sett 2 paroxetina lorazepam al bisogno mezza 2,5 e mirtazapina 15 la sera.
Purtroppo la perdita del lavoro ha peggiorato la situazione.
Mi alzo la mattina e mi rimettevo al letto come se non ci fosse piu nulla di interessante
Ora sembra qualche giorno sto più attivo ma spesso ho l'angoscia ed il terrore quando penso al mio futuro in questo stato
Vorrei ritornare artefice della mia vita ,lucido e consapevole delle mie scelte non alla deriva e soprattutto pensare meno a me stesso ed alla mia situazione ma anche agli altri che mi vogliono bene,ma se non ritorno bene con me stesso sarà difficile.
Voglio sperare che per me ci sia ancora speranza a 43 anni di poter amare la vita e esser partecipe della mia vita affettiva e professionale.
Voglio tornare a far sport regolarmente e viaggiare ritrovare le mie passioni insomma,non fare gli stessi sbagli percepire cosa � importante per me e per farlo devo prima star bene.In questi anni ho fatto riferimento sempre ad una terapeuta psichiatra che mi segue da ormai più di 20 anni con la quale ho fatto una terapia di supporto a volte continua altre interrotta per motivi di lavoro e quando stavo bene.Facendo una riflessione sulla mia vita in questi anni ho avuto i momenti migliori quando non assumevo farmaci ,mi sono innamorato ho viaggiato per continenti e purtroppo ora da circa tre anni li prendo ma non è che abbiano aumentato il livello della qualità di vita.

Mi scusi per la lunghezza dell'email,ma questo è quanto il fatto che ho avuto diagnosi diverse: mi è stata fatta una diagnosi di bipolarità prescritta una cura con litio,depakin,zeldox e lamictal e Brintelix come antidepressivo ma la mia psichiatra-psicoterapeuta che mi conosce da anni l'ha reputata assurde insensata
Sono sfiduciato e temo per la mia vita presente e futura
Grazie per l'attenzione
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Re: Paroxetina e Mirtazapina

Messaggioda romeuss » lun feb 08, 2016 12:47 am

Ho urgenza di avere un altro consulto con un vostro bravo psichiatra che mi segua con umanità e mi verifichi la diagnosi.....vorrei smettere il lorazepam ,posso prendere il clonazepam?
Anche la mirtazapina mi fa dormire ma mi sento strano durante il giorno piu nervoso....aiutatemiiiiii
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Re: Paroxetina e Mirtazapina

Messaggioda admin » mer feb 10, 2016 11:44 pm

Sei troppo dinamico !!!!!
E' sbagliato continuare a cambiare di botto le dosi dei farmaci.

In particolare, quando si riduce la paroxetina, si percepisce l'effetto diversi mesi dopo (anche 3 o 4). Questa potrebbe essere stata la vera causa delle tue continue ricadute.

La paroxetina è meglio che la tieni costante a 40 mg ancora per 4 mesi.
Tieni costante anche la mirtazapina per almeno 4 mesi (al dosaggio più' ottimale che ti sei trovato).

Il Lorazepam puoi cercare di sostituirlo con DeLorazepam (un ansiolitico simile ad emivita più' lungo). Suggerirei di provare ad assumerlo ad un dosaggio di 6 gocce ogni 8 ore (e quindi di ridurre gradualmente il Lorazepam, in due mesi circa).
Se 6 gocce di DeLorazepam ogni 8 ore non bastano puoi aggiungere 2 gocce di Clonazepam la mattina e la sera (per una quindicina di giorni... da poi ridurre con molta gradualità, in modo da sedare la crisi).

Quando starai di nuovo bene, dovrai ricordarti di ridurre la paroxetina seguendo la nostra scaletta lenta:
https://www.ansiafarmaci.it/paroxetina_slow.html
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Re: Paroxetina e Mirtazapina

Messaggioda romeuss » gio feb 11, 2016 11:47 am

Purtroppo il cambio di diverse terapie ha peggiorato la situazione anche se ho aspettato sempre due mesi prima di cambiare visto che non sentivo un beneficio tangibile
Comunque il problema ora è che sono confuso non so a chi affidarmi e devo aver un altro parere sulla diagnosi fattami,se debba integrare con uno stabilizzatore dell'umore visto che l'umore è ancora altalenante e tendo a rimane a casa ed evitare amici l'anno scorso stavo a sciare di questo periodo ora sono qui nel buio e nella paura
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Re: Paroxetina e Mirtazapina

Messaggioda admin » sab feb 13, 2016 8:18 pm

Ti abbiamo già spiegato cosa fare e ti abbiamo fornito il riferimento.
Per quanto tempo avevi preso l'olanzapina ?
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Re: Paroxetina e Mirtazapina

Messaggioda romeuss » sab feb 13, 2016 11:50 pm

Dunque,vi ringrazio per il riferimento ma avevo già preso appuntamento su consiglio di una mia cara amica ricercatrice sono stato da uno specialista presso un'istituto di rilevanza nazionale
Mi ha proposto di sospendere paroxetina e mirtazapina e iniziare con prozac 20 al mattino per passare poi a due ed un ipnoinducente al bisogno ma sinceramente questa soluzione mi ha lasciato un pò perplesso ,ma non bisogna scalare gradualmente ? Inoltre volevo approfondire la diagnosi che mi era stata fatta di bipolarità di secondo tipo ma nemmeno mi ha ascoltato piu di tanto
A questo punto visto che per trovare un cazzo di professionista umano e competente me ne torno dalla mia psichiatra che mi conosce da anni e può esser meno approssimativa......stavolta non mi faccio fregare con altre interruzioni di cura al limite integriamo
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Re: Paroxetina e Mirtazapina

Messaggioda romeuss » sab feb 13, 2016 11:52 pm

L olanzapina per 4 mesi circa
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Re: Paroxetina e Mirtazapina

Messaggioda admin » dom feb 14, 2016 12:20 am

A che dosaggio ? Quando l'hai tolta ?
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Re: Paroxetina e Mirtazapina

Messaggioda romeuss » dom feb 14, 2016 12:33 am

mezza compressa da 2.5 se ricordo bene perchè?
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Re: Paroxetina e Mirtazapina

Messaggioda admin » dom feb 14, 2016 1:01 pm

ok, il dosaggio è molto basso. Se fosse stato un dosaggio più' alto avremmo dovuto tenere in considerazione anche tale dipendenza.
Vale quindi quello che ti avevamo suggerito nel messaggio precedente.
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Re: Paroxetina e Mirtazapina

Messaggioda romeuss » dom feb 14, 2016 6:44 pm

Comunque ora mi trovo in questa situazione dove non mi sento ancora bene e mi è stato proposto di prendere prozac al posto della paroxetina cosi di botto ,cosa ne pensate.
Ho paura di altre crisi da sostituzione ,voglio star bene ,ho il terrore che non uscirò mai da questo tunnel per tornare ad esser quel ragazzo viaggiatore e sportivo maledetti farmaci
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Re: Paroxetina e Mirtazapina

Messaggioda admin » mar feb 16, 2016 1:34 pm

Ti abbiamo spiegato cosa fare in un messaggio precedente.
La cambio che ti è stato suggerito è a nostro parere scorretto tecnicamente.
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