Ciao a tutti, sono nuova del forum. Avrei bisogno di un consiglio se qualcuno mi può aiutare. Ho 38 anni e ho iniziato a prendere antidepressivi quando ne avevo 25, per problemi di ansia. Ho preso il cipralex per alcuni periodi non continuativi, non ricordo molto bene. Dopo i 30 anni, ho avuto 2 gravidanze a rischio e 2 depressioni post partum, entrambe trattate passando a paroxetina. La prima volta lo psichiatra mi ha fatto scalare la paroxetina in 3 mesi circa, e dopo 6 mesi ho avuto un rebound di ansia e depressione che nel giro di uno o due mesi si risolse e poi sono stata bene per circa un altro anno. Durante la seconda gravidanza ho avuto una forte ricaduta, peggiore della prima, e ho ripreso paroxetina. Arriviamo a giugno di quest'anno in cui stavo molto bene da almeno un anno, per cui ho contattato uno psichiatra nuovo dell'ospedale, che mi ha fatto scalare in 5 settimane. Ad ottobre ho iniziato ad avere forte mal di testa e annebbiamento mentale, purtroppo ho dato la colpa al covid che avevo appena avuto, ma forse era legato allo scalaggio perché a novembre è subentrato un forte stato di ansia e depressione. Dal 5 dicembre un altro psichiatra ancora mi ha dato cipralex e tavor oro (voleva ridarmi paroxetina ma io ho chiesto se potevamo provare con altro). Dal 19 dicembre prendo 10 gocce di cioralex 20 mg, l'ansia è migliorata, l'umore un pochino, ma non molto.
Secondo voi la ricaduta può essere attribuita a questo scalaggio di paroxetina in 5 settimane? E ancora, dopo quasi un mese di cipralex a dosaggio pieno è normale che non stia ancora bene?
Grazie per l'attenzione e scusate se ho scritto troppo