passaggio da rivotril a en

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Re: passaggio da rivotril a en

Messaggioda Alexandro7 » lun ago 17, 2020 6:16 pm

Però qualcosa non torna... io sto assumendo 5 gocce che sono equivalenti a 0.5mg. Seguendo quanto detto da voi 4 tacche di quella siringa corrispondono a una goccia, quindi 5 gocce sono 0.2 ml? E quindi 0.5mg=0.2ml? Sul foglietto illustrativo dice che 1ml corrisponde a 2.5mg. È tutto corretto? A occhio mi sembra che 0.2ml disiringa siano di più di 5 gocce... ho provato a versare in due bicchieri
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Re: passaggio da rivotril a en

Messaggioda admin » lun ago 17, 2020 8:44 pm

La siringa deve essere di 0.5 ml e deve avere 50 tacche.

Come sono evoluti i sintomi negli ultimi due mesi ?
Riesci ad uscire da solo di casa ? Guidare ? Dormi la notte ?
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Re: passaggio da rivotril a en

Messaggioda Alexandro7 » lun ago 17, 2020 11:05 pm

Sì, la siringa è così. Ho fatto un paio di prove a occhio in un bicchiere e sembra corrispondano i dosaggi da siringa o da boccetta. I sintomi sono andati migliorando. Soprattutto quel bruciore sottocutaneo insopportabile e l'impossibilità di stare fermo, oltre a una crescente angoscia, più che altro dovuta alla constatazione della mia situazione astinenziale che mi provocava tutti quesiti fastidi fisici. Poi con il tempo si è calmato il tutto. Non posso dire di aver passato una estate perfetta ma se non altro questa attenuazione mi ha dato una tregua. Ora aspetterò magari ins settimana prima di avventurarmi nella ulteriore diminuzione del rivotril. Poi dovrò iniziare dato che restare attaccato a una benzodiazepina troppo a lungo è deleterio. Io l'ho già fatto per molto tempo, sbagliando e non sapendo appieno quantonle benzodiazepine siano "complicate".
Incrocio le dita.
Dormire dormo sempre pochissimo. 4 ore per notte e i risvegli sono con i soliti spasmi muscolari e tachicardia, motivo per cui è il caso di aspettare per la diminuzione.
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Re: passaggio da rivotril a en

Messaggioda Alexandro7 » mar ago 18, 2020 9:36 am

Non avevo risposto alle altre vostre domande...sì, riesco a uscire da solo di casa e a guidare. È il sonno il grosso problema e chissà quando e se si ristabilirà. Comunque credo che tenterò una riduzione lentissima, tipo una tacca di siringa al mese, o, se non dovessi avere grossi problemi, un paio di tacche per poi rallentare alla fine. Incrocio le dita e cerco di non spaventarmi nonostante abbia letto in giro su vari forum, soprattutto americani, che abbandonare le benzodiazepine può essere dolorosissimo, molto più difficile che abbandonare un antidepressivo. Credo che se lo chiamano Benzo Hell ci sarà un motivo.
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Re: passaggio da rivotril a en

Messaggioda admin » gio ago 20, 2020 4:46 pm

Sono due i problemi:
1) curarti i sintomi che hai
2) togliere i vari farmaci

Se non risolvi il primo problema non riuscirai mai a risolvere il secondo problema !!!!!!!!
Ti invitiamo a rileggere i nostri messaggi precedenti dove ti abbiamo spiegato come fare a risolvere il problema 1.
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Re: passaggio da rivotril a en

Messaggioda Alexandro7 » ven ago 21, 2020 10:09 am

Non c'è bisogno rilegga il suggerimento che ora sottolineate con 8 punti esclamativi. Era chiaro: sertralina, tra l'altro già provata come tentativo di svezzamento dalla paroxetina, in passato, e che mi mandò in ospedale per reazioni paradosse di tachicardia a 140 Bpm, nausea e vomito per due mesi e rimbambimento totale. Dovevo resistere fino a quando il cervello non si fosse ribellato più alla sua presenza diventandone dipendente? Oppure, da non responsivo, passare a un altro antidepressivo. Ce ne sono così tanti, proviamoli tutti. Dite di assumerla per 9 mesi insieme a en e rivotril(uno zombie), per poi scalarla facendo il piccolo chimico da solo per anni, visto che gli psichiatri o ti ci lasciano agganciato o ti tolgono gli antidepressivi in poco tempo e, se incontri difficoltà per chiari sintomi astinenziali rispondono "è un ritorno della malattia di fondo e quindi è il caso di reinserire a dose piena". Mai saputo che depressione e panico si manifestassero con scosse cerebrali, scatti e spasmi muscolari, dispercezioni visive, perdita di equilibrio ecc. Il vostro consiglio non è di curare una malattia di fondo che peraltro il dottore che mi sta seguendo non ha individuato, ma tentare di bloccare l'astinenza da medicine che mi hanno danneggiato. Mi avete invitato a leggere le vostre indicazioni. Voi avete letto i miei sintomi? La pssd? Mi dite di "curarmi". Ma curare cosa? Guardate che se potessi tornare indietro nel tempo mi terrei la moderata ansia che avevo prima di assumere paroxetina piuttosto che subìre ciò che la paroxetina mi ha fatto. Anni buttati schiavo di una molecola che non riuscivo a togliere dietro indicazioni mediche, anni in cui ho cercato di rassegnarmi a una vita da castrato, sovrappeso, intontito. Ora dovrei ricominciare per altri anni con un altro ssri nonostante il mio umore sia accettabile per passare altri anni castranti solo perché una medicina che doveva curarmi(che poi cosa curano, queste cose? Alterano l'omeostasi cerebrale, come spegnere una candela con un canadair) mi ha danneggiato lasciandomi in astinenza. Beh, se queste cose creano astinenza allora bisognerebbe anche un po' smetterla di santificarle. Anni fa, 15 minuti di visita psichiatrica sono bastati a farmi prendere un antidepressivo che voi stessi sconsigliate. Lo sconsigliate mentre per gli psichiatri è un cavallo di battaglia. Non so cosa fate, voi. Fate campagne per sensibilizzare al problema? Io solo nel tempo ho letto delle multe salatissime che la glaxo ha pagato per quella schifezza. Ma sì, continuiamo a darla. Continuiamo a dare, in generale, sostanze psicoattive. Intontiamo la gente. La medicina è una scienza assolutamente inesatta, si va a tentativi e a volte c'è chi ci resta sotto. Si va a tentativi standardizzati e voi, dicendomi che il MIO errore è stato aver tolto la paroxetina troppo in fretta, dovreste dire che l'errore è del medico che voleva toglierla ancora più in fretta, cosa che non è successa solo a me ma che succede sempre perché quello è il procedimento standard. Il paziente non ci riesce e così diventa un utilizzatore cronico. Anche assumessi la sertralina, che voi giudicate ottima (???), dovrei sospenderla in tre anni, cosa che nessuno psichiatra farebbe fare. Qualunque psichiatra la farebbe sospendere in un mese. Ma se ci vogliono in realtà anni per liberarsi di queste molecole, allora direi che non sono così benigne come ci è stato insegnato. Cosa fanno? Semplicemente alterano la chimica cerebrale togliendo qualunque sintomo, sempre che uno sia responsivo, e tolgono anche molto altro. Non ho scritto solo in questo forum. Ho chiesto consulti anche a forum di medici sulla questione rivotril. La risposta? "Assume una dose così bassa che può anche sospenderla d'emblee. Il mio sospetto è che lei sia affezionato a questa molecola e che questa difficoltà a sospenderla sia una resistenza psicologica". Che bravi...
Non sto facendo polemica con voi, ma con chi dovrebbe badare alla salute di una persona. Ho speso talmente tanti soldi in visite psichiatriche e anche neurologiche con tantissimi esami svolti (d'altronde se una persona ha scosse cerebrali, tremori nel corpo, spasmi, si spaventa e vuole andare a fondo per capire) e mi sono stati proposti, nell'ordine, sertralina, quetiapina, litio, fluvoxamina, aripiprazolo, rivotril (l'inferno in cui sono ora... come a dire che una astinenza da ssri possa essere tamponata da una benzodiazepina) , wellbutrin, paroxetina di nuovo, e chi più ne ha più ne metta, altro giro altro regalo. Continuiamo pure a lanciare medicine a caso a una persona, anche medicine che in generale sono controindicate rispetto a quello che era il disturbo iniziale(a un ansioso dai un dopaminergico? Il wellbutrin?) . Potrei fare mille altre visite e avrei mille altri pareri diversi. Quando il problema è astinenziale. Ho l'umore alle stelle? Ovviamente no, come potrei? Ho tutti sintomi che farebbero pensare a patologie neurologiche. Se a una visita non dicessi che utilizzavo antidepressivi verrebbero fuori mille altre diagnosi. I dottori alzano le spalle. I più empatici dicono "non ho mai assistito a una cosa del genere. Lei è stato molto sfortunato". Gli altri ripetono "è la patologia originaria"... come no! Non hanno la minima idea o non vogliono ammettere che queste molecole creino astinenza. La chiamano "sintomi da sispensione"... non esiste un ujico studio scientifico che abbia dimostrato ciò che ogni psichiatra, a una prima visita, dice: "hai uno squilibrio chimico cerebrale, questa molecola metterà tutto a posto". Come viene dimostrato questo squilibrio chimico, questa inbalance? Di sicuro lo squilibrio viene creato dagli antidepressivi visto che alterano il normale processo neurotrasmettitoriale.
Poi il paziente si informa per strade traverse e scopre un mondo di gente sofferente che deve gestire da sola la dismissione dei farmaci mettendoci anni. In conclusione vi ringrazio ma no, non prenderò sertralina + rivotril + en come avete detto... un fantastico cocktail che potrei portarmi avanti tutta la vita, quando anche voi, dopo che ho esposto i miei problemi, avete ben chiaro che tutto questo servirebbe semplicemente a "curare" una astinenza ristabilendo una dipendenza per poi tentare con mooolta calma, da solo, di tornare normale.
Un alcolizzato in astinenza non viene curato facendolo bere, ma in altri modi.
Un paziente in astinenza da antidepressivi non viene curato affatto, visto che non esiste una cura e gli antidepressivi vengono santificati. In conclusione il mio malessere "mentale" attuale è dovuto al dover combattere con problemi fisici dovuti a un antidepressivo.E di sicuro ho un ptsd, ora , per lo shock di aver sviluppato astinenza e pssd, che neanche sapevo cosa fossero. E il mio cervello sta lottando per tornare quello che era. È dovuto alla constatazione che non sarei mai stato così se non avessi preso un antidepressivo. Bene, allora.... prendiamone un altro! Rassegniamoci a intontirmi nuovamente, a dire addio del tutto a una vita normale, ad assumere ogni giorno con rabbia una droga per ristabilire una dipendenza.
Ci sono molte cose che non funzionano nel mondo psichiatrico e avrei voluto gestire in altro modo la leggera ansia che avevo invece di gettarmi in un inferno.
Grazie ugualmente.
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Re: passaggio da rivotril a en

Messaggioda admin » dom ago 23, 2020 3:25 pm

Non possiamo che suggerirti di rileggere il nostro messaggio di lunedì primo giugno, dove è spiegato perché hai avuto problemi con la sertralina e come rimediare.
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Re: passaggio da rivotril a en

Messaggioda Alexandro7 » mer feb 14, 2024 10:36 pm

Uomo 46 anni, 80 kg. Esami del sangue ok. Con paroxetina dal luglio 2010 al luglio 2019. Iniziata la dismissione nell'ottobre 2018 dopo tentativi falliti. Ero oramai stufo di subire aumento di peso e problemi sessuali. La dismissione è stata un inferno. Gestita da me perché il mio psichiatra mi diede una scaletta di un mese e io non riuscii a seguirla. Vi scrissi già ma riposto tutto. Dalla dismissione ad oggi non sono mai stato bene. Utilizzato clonazepam 5 gocce per 3 volte al giorno ma volli interromperlo. Voi sconsigliaste. Avevate ragione. Sceso a 0.4mg/die di clonazepam il crollo definitivo nel giugno 2021. Sintomi davvero brutti che non so se volete descriva. Da allora sono rimasto a 0.4mg sperando di poter dismetterlo ma non è cambiato nulla e non so neanche come faccia ad essere ancora qui. Ho sentito il vecchio psichiatra nonostante oramai sfiduciato e arrabbiato. Ha proposto di riprendere la paroxetina. Mi sono rifiutato. Ho sperato tanto che dopo quasi 4 anni e mezzo che avevo smesso paroxetina mi sarei assestato e il mio cervello sarebbe tornato normale. Invece sono peggiorato. Non mi sento intossicato come mentre stavo sospendendo la paroxetina ma sto male e non vivo da troppo tempo. Ai tempi, 3 anni fa, mi consigliaste sertralina 125mg per un anno e poi seguire lenta dismissione in un tot di anni (quando sarò vecchio). Ma forse non è neanche più un problema provarci. Certo tornare ad avere problemi sessuali non sarà facile da digerire e non credo avrò un grosso beneficio nella nuova terapia soprattutto per come sto, situazioni troppo complicata. Dopo altro incontro con lo psichistra mi è stato consigliato sertralina 50mg e dopo un mese inserire bupropione. Sono due giorni che assumo Sertralina 25mg e la sera crollo dal sonno. Mi sento molto ovattato. Ovviamente il dottore dice che se non dovessi migliorare non ci sarà altro ds fare se non prendere nuovamente paroxetina. Sotto paroxetina mi capitava di fare sesso solo se assumevo saltuariamente cannabis, e non è una cosa che voglio più fare. Temo di essere uno dei casi che dovrà restare a vita
Dimenticavo. Sonno orrendo e risvegli pessimi (dipendenza ventennale benzodiazepine). Non riesco a scendere dal letto. Fortuna lavoro di sera.
Ho effettuato nuovamente l'iscrizione da 40euro
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Re: passaggio da rivotril a en

Messaggioda admin » gio feb 15, 2024 10:51 am

Per prima cosa ribadiamo (come sembri aver già capito) che NON bisogna assumere droghe !! Anche la Cannabis, come avrai notato, puo' essere pericolosa.

C'e una regola generale in psichiatria, che ci auguriamo che tu segua:
per poter ridurre i farmaci bisogna stare bene bene bene per almeno un anno (altrimenti si rischia di ridurre la terapia quando non ci si è ancora curati bene il problema... operazione ovviamente disastrosa).

E' anche tutto da dimostrare che i tuoi problemi sessuali siano strettamente legati all'uso degli SSRI. Avere problemi sessuali nei primi mesi di trattamento è frequente, ma di solito dopo qualche mese spariscono. Inoltre non tutti gli SSRI sono uguali tra di loro.

Potresti riassumere come hai manipolato negli anni il dosaggio di benzodiazepine ?
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Re: passaggio da rivotril a en

Messaggioda Alexandro7 » gio feb 15, 2024 12:29 pm

Benzodiazepine usate da quando avevo 26 anni per insonnia. Quotidianamente per dormire. I dottori dicevano di prenderle senza problemi. Ho alternato en e minias, sempre 8-10 gocce l'uno. 4 anni fa una dottoressa mi cambiò dall'oggi al domani la cura dandomi rivotril perché sosteneva fossi in astinenza da paroxetina. Però anche quello mi intontiva e decisi di ridurlo. Sono a 5 gocce al giorno. Ora sono tre giorni che sono a 25mg di sertralina e mi sento stanchissimo e già con quella sensazione "flat" da antidepressivo. Non so se sia placebo o no. Bupropione verrà inserito più avanti. Quanto alla questione sessuale non so che dire. So bene che chi soffre di disturbi dell'umore può vedere la sua sessualità azzerata però, a meno che lo possiate smentire , non credo che una cura antidepressiva possa aiutare da quel punto di vista. E avere una totale assenza di libido mi butta giù.
Certamente spero i sintomi degli ultimi 3 anni vadano via perché mi hanno spaventato.
Per la cannabis di sicuro è stato un errore ma non avevo alcuna emozione sotto paroxetina e non riuscivo a liberarmene
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Re: passaggio da rivotril a en

Messaggioda admin » gio feb 15, 2024 5:21 pm

L'utilizzo della Sertralina (nel tuo caso) è corretto.
Il Rivotril andrebbe diviso in due somministrazioni giornaliere (e.g. 3 gocce la mattina e 2 gocce la sera).

Gli SSRI conferiscono effetti collaterali nei primi due mesi di trattamento (cioè durante la fase di accumulo nel cervello ).
Una volta accumulati esercitano il loro effetto positivo e si comincia improvvisamente a stare bene.

Nel tuo caso particolare, hai una dipendenza di lunga data da 20 mg di paroxetina (che corrispondono a 50mg di Sertralina).
Quindi, il tuo zero è 50 mg di Sertralina.
Potrebbe quindi essere che il solo ripristino del dosaggio a cui sei dipendente (i.e. 50 mg) non sia sufficiente per curarti il problema.
In tal caso ti suggeriamo di non esitare a concordare con il tuo psichiatra un aumento di dosaggio (per esempio a 100 mg).

I sintomi che hai sono causati semplicemente dall'aumento dell'agitazione causata dagli effetti collaterali del farmaco. Devi portare pazienza.
Se proprio non ce la fai a rimanere cosi' si potrebbe valutare di alzare per qualche settimana leggermente il Rivotril (ma se riesci a farne a meno forse è meglio ! ).

Per ora, Il Rivotril ti conviene tenerlo costante a 5 gocce al giorno (sarebbe sbagliato ridurlo prima di aver completato la fase di stabilizzazione della Sertralina... che deve durare almeno un anno da quando si comincia a stare bene bene bene).

Ti ricordiamo anche di fare psicoterapia.
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Re: passaggio da rivotril a en

Messaggioda Alexandro7 » gio feb 15, 2024 5:40 pm

Psicoterapia la sto facendo da 23 anni e ho proseguito anche in questi anni sperando bastasse. Ho fatto anche mindfulness, agopuntura... la sessualità un po' tornava e poi moriva. Zero libido, zero erezioni mattitine. Esami del sangue ottimi, compresi dosaggi ormonali. È lo stesso psichiatra a dire di provare ad aggiungere il bupropione per quella faccenda. Ah, e ovviamente la mia relazione sentimentale è finita. Nel tentativo di risolvere il problema lei si è stancata, oltre a vedermi stare sempre peggio. Ho avuto sintomi davvero brutti e "fisici", che non ho idea se facciano parte del disturbo originario o siano altro. C'è anche l'ipotesi che la sertralina non faccia effetto. Non siamo tutti uguali. A quel punto sarei abbastanza fregato. E tutto questo casino solo perché volevo avere una vita normale sessualmente e sentimentalmente.
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Re: passaggio da rivotril a en

Messaggioda Alexandro7 » lun feb 19, 2024 12:11 pm

Buongiorno. Ho aumentato la dose di sertralina a 50 mg (oggi è il terzo giorno a tale dose). La sonnolenza è un poco diminuita (ma è sempre presente) ma in compenso si è accelerato il battito cardiaco. Non vere e proprie palpitazioni o tachicardia ma lo sento pulsare forte nel petto, gola e tempie. E faccio fstica a tenere le gambe ferme, da sdraiato. È normale? Quanto potrà durare questa situazione? Lo psichistra mi ha detto di tenere la sertralina a 50mg per 6 settimane e poi riaggiornarci. È possibile che non sia la molecola adatta a me?
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Re: passaggio da rivotril a en

Messaggioda admin » mer feb 21, 2024 2:38 pm

Palpitazioni e tachicardia è assolutamente normale (fa appunto parte di quegli effetti collaterali dei primi mesi. Succederebbe con qualsiasi altro SSRI).
Puoi cercare di sopportarli o se proprio non ce la fai devi sedare un po di piu' (i.e. aumentare un po il Rivotril).
Anche il movimento delle gambe potrebbe essere normale... forse è anch'esso una conseguenza della maggiore agitazione.
Puoi semplicemente aspettare e vedere se sparisce oppure chiedere consulenza al tuo psichiatra o ad altri.
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Re: passaggio da rivotril a en

Messaggioda admin » mer feb 21, 2024 2:41 pm

Il bupropione forse se lo vuoi provare conviene forse farlo quando gli SSRI hanno cominciato ad avere effetto (tra qualche mese).... magari la situazione migliora anche senza doverlo usare (senti pero' cosa ne pensa il tuo psichiatra).
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