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dismissione paroxetina

MessaggioInviato: mar set 18, 2018 4:53 pm
da marvic
gentilissimi

chiedo consiglio perchè purtroppo ho avuto sufficienti esperienze negative con medici vari e vorrei un'opinione di altra natura

nel 2016 ho avuto un anno piuttosto devastante tra eventi familiari e lavorativi di vario genere, oltre ad aver restaurato da solo una casa in campagna sfruttando le ore serali (7-11) e i fine settimana ferie non fatte comprese. all'inizio del 2017 ho avuto un crollo fisico ed emotivo da affaticamento sia fisico che mentale

il mio medico mi ha dato il prozac: preso mezza pastiglia e poi una intera il giorno dopo e sono finito quasi in tso dall'agitazione. mi sono rivolto a uno pischiatra che mi ha dato una cura di 15 gg di fiale antidepressive e poi da prendere a oltranza il depakin chrono 300 una pastiglia e poi una e mezza dopo qualche tempo, e olanzapina per dormire. olanzapina fatta fuori subito (provato anche quietapina con ancora peggior risultati) causa effetti collaterali e depakin tenuto tre mesi scarsi e poi eliminato perchè non sono bipolare come intendeva il medico in questione ed ero stufo di vivere come uno zombie perennemente depresso o apatico. ho risolto per il sonno con xanax. a ridosso della nascita del mio primo figlio è emersa la reale situazione: sfiancato da un anno tremendo, preso da ritmi di lavoro aumentati per garantire a mio figlio nascituro tutto il necessario e riuscire a pagare mutuo e spese lavorative (sono agente di commercio) mi sono reso conto che il mio era un problema di ansia generalizzata. concorde anche il medico di famiglia, usando io nel frattempo dello xanax come detto sopra, ho iniziato la cura con paroxetina 20 mg. ho continuato sotto consiglio del medico a prendere dell'alprazolam per sopperire all'ansia paradossa della paroxetina, e mi sono trovato dipendente dalle benzodiazepine. la paroxetina mi ha sempre dato effetti collaterali essendo soprattutto antidepressivo, quindi pensiero accellerato, sogni intensissimi, riposo scarso ecc. il medico quindi mi ha dato da prendere una decina di gocce di xanax al mattino e un tavor da 2.5 per dormire ed evitare l'attività onirica intensa (premetto dal 2016 sono entrato in psicoterapia per risolvere un po' le cause che mi hanno portato a tutto questo stress, e per ripulire il passato da eventuali traumi o altro che mi hanno reso piuttosto iperattivo e ipercinetico) oltre allo stile di vita piuttosto pesante e intenso, quindi ad aprile, dopo due tentativi di dismissione di benzodiazepine di botto da solo, con risultati tremendi, mi sono rivolto al centro per le dipendenze di verona dell'ospedale BORGO ROMA, centro di eccellenza per chi dovesse avere dipendenze anche pluridecennali da benzo. fanno il trattamento con flumazenil per i casi estremi, e ambulatoriale a scalaggio per quelli meno problematici. insomma per farla breve ho sostituito in primis tavor e xanax con clonazepam e sono arrivato a una dose piuttosto bassa, poi rialzata leggermente a seguito di un'aggressione subita da una decina di tunisini, dopo aver cercato di difendere una ragazzina presa di mira. sono salito a 5 al mattino e 9 la sera. essendo la psichiatra del centro in collaborazione col mio psicologo, hanno valutato che per il mio percorso era necessario eliminare la paroxetina e ritrovare quindi una maggior tranquillità di pensiero, mantenendo ancora per del tempo il clonazepam, per contenere un po' l'ansia, fino a risoluzione e termine psicoterapia che si potrebbe configurare tra circa un annetto. accetto la cosa e chiedo alla psichiatra come dismettere la paroxetina 20 mg presi sempre: mi risponde che il protocollo ufficiale prevde due settimane per i 20 mg, ma che se volevo potevo anche allungare il percorso a un mese a 1 quarto la settimana

nel mese di scalaggio ho avuto i soliti giramenti di testa, leggere cefalee e verso la metà nervosismo. ora sono due settimane e due giorni che non la prendo più e sto avendo tutta la gamma di effetti collaterali previsti dalla dismissione

ansia
depressione generalmente passeggera
giramenti di testa
debolezza
nervosismo e agitazione
rabbia
sogni intensissimi
scarso riposo
gambe affaticate e muscoli tirati al mattino
saltuariamente e molto raramente leggerissima depersonalizzazione/derealizzazione

la parte ansiosa la gestisco dividendo in 3 parti l'assunzione di rivotril e non più due, per dormire prendo 4-5 melatonine. sogno molto intensamente, il giramento di testa sta scemando, rispetto a prima e torna quando prendo il rivotril o quando bevo qualcosa di alcolico

ora mi chiedo: non volendo ritornare in quel calvario, avendo accettato di terminare la psicoterapia aiutandomi man mano col rivotril eventualmente cominciando a scalarlo quando lo riterrò opportuno, per quanto ancora rischio di patire questi effetti? mi stanno davvero rendendo la vita difficile, e poi sono comunque alternati o misti. la mia paura è che durino a oltranza. se devo patire un mese, mese e mezzo ci può stare, ma ho letto di gente che si è trascinata questo stato per mesi.. non potrei veramente farcela con tutti gli impegni, un bimbo piccolo da accudire, un lavoro stressante in auto ecc. e men che meno tornare a riprendere la paroxetina. per vostra esperienza cosa posso aspettarmi? ho assunto parox. 17 mesi fino ad inizio agosto data della dismissione graduale a quartini settimanali. chiedo a voi perchè la dottoressa del centro ha cambiato lavoro e non voglio più andare da psichiatri se possibile. devo riprendermi la mia vita e sistemare le cose che non vanno con la psicoterapia.

grazie molte