Buongiorno.
Sono una donna 40enne.
A gennaio dell' anno scorso a causa di una serie di eventi estremamente stressanti (e oggettivamente tali), il mio medico curante mi prescrisse 8 gocce di ansiolitico al bisogno o prima di andare a dormire ma l'insonnia e l'ansia peggiorano fino a giugno tanto che decisi di rivolgermi ad uno psichiatra poiché iniziavo anche a sentirmi depressa. Provarono con zoloft tentando diversi dosaggi ma sospesero la terapia a causa di persistente diarrea dopo circa tre settimame e la cambiano con Cipralex e stilnox. Un disastro: estremamente attivante il cipralex con diversi dosaggi, e lo stilnox mi lasciava un senso di nervi a fior di pelle tanto che spesso dormivo solo un'ora dopo averlo assunto e mi sentivo estremamente aggressiva e irritabile il giorno seguente. Alla fine, a settembre decisero di prescrivermi la mirtrazapina. 15 mg per iniziare la terapia da aumentare a 30 mg nel giro di qualche settimana. La dose iniziale si rivela molto pesante al che (autonomamente) decisi di attaccare con 7,5 mg che invece si rivelò dose efficacissima e risolutiva. Ripresi a dormire bene e sparirono ansia e depressione.Ho assunto questo farmaco per 5 mesi.Ho dormito bemissimo ed è andata via anche"l'ansia di non dormire" che prima mi attanagliava ogni sera. Nel giro di qualche settimana ho ripreso una vita normale e ora che tutto si è stabilizzato, sto provando autonomamente a sospenderlo. Il problema è questo: ho preso 15 kg già nei primi due mesi di tarapia e noto che il ciclo mestruale è in periodi sempre più ravvicinati e di durata breve.Ho letto su qualche sito che nei paesi anglosassoni la mirtrazapina è nota x causare questo effetto ma lo psichiatra a cui mi ero rivolra nega sia vero così come nega che 7,5 possano causare aumento dell' appetito o conciliare il sonno (anche questo smentito dalla letteratura farmacologica anglosassone tanto che la dose x dormire da 7,5 è commercializzata).
Ecco, considerato che ho consultato due psichiatri in quel periodo e nessuno è stato trasparente sul presentarmi le terapie con reali rischi ed effetti colleterali, non mi fido molto a farmi seguire. L'ultima volta che andai, nonostante la totale evidente remissione di tutti i sintomi, volevano aggiungere del topiramato (che nega sia dovuta al farmaco)per contrastare la fame piuttosto che sostituire il farmaco o toglierlo.
Un problema che si aggiunge è che essendo io turnista delle volte è il mio stesso ritmo di vita che mi impedisce di avere una buona igiene del sonno, per cui di tanto in tanto, ho l esigenza di prendere qualcosa x dormire e reingranare i ritmi. È chiaro che non Può essere la mirtrazapina e neanche lo stilnox. Adesso, da marzo, ho iniziato una sospensione graduale alternando un giorno si ed uno no lo stesso dosaggio. Ovviamente non lo assumo quando faccio il turno di notte e per tanto capita che io non lo assuma per due giorni.
Va avanti così da due settimane ma da due giorni mi sento piuttosto nervosa,insonne e mi chiedo se è per via della sospensione e come affrontare questo periodo.
Scusate se mi sono dilungata e grazie in anticipo.