Attacchi di panico e/o disturbo ossessivo

[Gianluca26]

Salve a tutti,
Sono un ragazzo di 26 anni e fino a due anni fa conducevo una vita normalissima: sport, università, molti amici, lavoro... insomma andava tutto bene.
Il problema è iniziato a giugno 2015 quando in seguito alla rottura del crociato anteriore al ginocchio, ho avuto un blocco con gli studi (a 4 esami dalla laurea magistrale in giurisprudenza). Questo blocco era accompagnato da una sensazione di ansia che però non aveva mai picchi. La situazione è stata in stand-by per un anno fino a giugno 2016 quando ho avuto il primo attacco di panico con forti sensazioni di svenire. Da lì è iniziata la mia paura (o ossessione) di svenire e quindi sono uscito pochissimo da casa fino a settembre 2016 quando ho deciso di contattare uno psichiatra. Questo psichiatra mi diagnosticò una nevrosi ossessiva ipocondriaca, ma ritenne che il farmaco non era necessario. Pertanto con lui ho seguito una psicoterapia di tipo cognitiva-comportamentale che qualche beneficio mi ha dato. A Maggio di questo anno sono riuscito anche a dare un esame e tutto sembrava andare per il meglio. Tuttavia ad agosto ho avuto una ricaduta. E' aumentata l'ansia e in particolare il controllo del respiro. Il mio psichiatra mi parlava sempre di una mia paura di impazzire e che tutto nasceva da questo. Io però nei mesi successivi non ho avuto miglioramenti e mi decisi a sentire un secondo parere. La seconda psichiatra mi ha diagnosticato un disturbo da attacchi di panico e mi prescrisse xanax 0.5 rp una volta al dì. Ho seguito questa cura per 15 gg, ma in accordo con i miei genitori, decisi di sentire un altro psichiatra, consci della pericolosità dello xanax e della dipendenza che dà. Questo terzo psichiatra mi ha diagnosticato invece un disturbo ossessivo e mi ha prescritto paroxetina (eutimil)e mi ha tolto lo xanax. Ho iniziato a metà settembre con un quarto di pasticca e ormai è un mese che assumo il dosaggio di 20 mg al dì.
Vi scrivo perché ho letto sul vostro forum che la paroxetina non sia proprio il massimo come ssri e questo mi preoccupa un po'. Inoltre il ricevere diagnosi diverse mi sta dando molta insicurezza e mi sembra di essere seguito da specialisti che vadano un po' alla cieca. Volevo inoltre chiedervi se mi potete consigliare uno psichiatra o un centro specialistico a Roma.
Vi saluto e vi ringrazio in particolare per l'aiuto che date a chi, come me, si trova a attraversare un periodo non proprio facile della propria vita.

[Gianluca26]

Ieri ho pagato la quota associativa. Attendo risposta, grazie

[admin]

Hai letto bene.
La paroxetina non deve essere piu' prescritta. Per fortuna sono usciti sul mercato farmaci migliori.
Ti suggeriamo quindi di sostituire gradualmente i 20 mg di paroxetina con 50mg di Sertralina (un SSRI che conferisce meno effetti collaterali e meno dipendenza ).

Generalmente, consideriamo buona l'idea di provare a sedare con un ansiolitico, nella speranza di riuscire ad evitare di prendere gli SSRI.
E' chiaro, pero', che tale tentativo debba essere fatto nel modo giusto (ovvero utilizzando il Clonazepam, un ansiolitico ad emivita lungo con un potente effetto sull'ansia).
Con lo xanax difficilmente tali tentativi avranno successo...
Per quanto riguarda il tuo caso specifico, ormai hai iniziato la terapia con gli SSRI. Tanto vale tenersela e lasciar perdere gli ansiolitici. Basta usare l'SSRI giusto e gestire poi la riduzione con molta prudenza, seguendo le nostre scalette:
https://www.ansiafarmaci.it/sertralina.html


Ti contattiamo in privato per lo psichiatra.

[Gianluca26]

Grazie per la risposta.
Ma perché molti psichiatri continuano a prescrivere paroxetina nonostante tutto ciò? Sarebbe interessante capirlo.
Attendo il messaggio privato per lo psichiatra o psicologo. Nel frattempo continuo con la paroxetina in attesa della visita col vostro contatto. Comunque è possibile sostituire la paroxetina con la sertralina così da subito? Calcolate che la prendo da poco più di un mese e ancora tutti questi effetti positivi non ci sono.

[admin]

Si, nel tuo caso, puoi sostituirli in pochi giorni di tempo (riducendo uno e inserendo l'altro).
E' chiaro che ti occorrerà almeno un altro mese perchè gli SSRI facciano effetto (quindi non aspettarti di stare bene subito con la Sertralina, devi tenere il dosaggio costante e aspettare).
Al massimo puoi aiutarti con un ansiolitico (e.g. 8 gocce ogni 8 ore di DeLorazepam)

Non esistono dei protocolli molto chiari in psichiatria (le case farmaceutiche boicottano l'instaurarsi di una vera e propria disciplina medica).
Occorre quindi prestare molta attenzione.