cymbalta, effetti collaterali e scalaggio

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cymbalta, effetti collaterali e scalaggio

Messaggioda scalante » mer mag 31, 2017 5:32 pm

Ciao a tutti

Ho 43 anni, da poco più di un anno prendo Cymbalta a causa di una depressione reattiva e di una tendenza all'ansia e al panico (già in passato ho presto cipralex, e prima ancora Zoloft, senza alcun problema). ME l'ha prescritta una psichiatra, dicendo cge forse mi ero abituata al Cipralex preso da 4 anni e si poteva cambiare molecola.
Nel corso di tutto quest'anno, ho accusato una costante stanchezza, spesso vera spossatezza invalidante, con muscoli doloranti al minimo sforzo, sonnolenza diffusa ma soprattutto senso di pile scariche, o meglio di batterie che si scaricano sempre in fretta perché sempre al 10%. PEr farla breve, in un anno ho ridotto la mia attività fisica, che era regolare e gratificante, lavorato almeno la metà di quanto avrei voluto/potuto (per fortuna sono freelance, lavoro da casa e non devo recarmi in ufficio, cosa che in molte occasioni non sarei riuscita a fare) e soprattutto mi sono spaventata a morte per la mia salute, facendo tutti i test possibili e immaginabili: niente, sono sana tranne una lievissima anemia, ma questa stanchezza diffusa, che non è "mentale" né "depressiva" (so riconoscere la stanchezza da stress o la depressione, non avrei problemi ad ammetterle), non passa. E solo adesso mi è venuto il dubbio che possa essere proprio il Cymbalta, unica costante di quetso difficile anno, a causarmi stanchezza fisica e mentale, gonfiore, testa pesante e quasi una "allergia" all'acol.
Infatti c'è un dato che avevo sottovalutato- So che non si mishciano antidepressivi e alcol, ma da vevitrie moderatissima quale sono sempre stata non ho mai avuto problemi a bere mezza birra o mezzo bicchiere di vino- Invece all'improvviso, da quando prendo Cymbalta, non posso toccare alcol. Letteralmente se mi bagno le labbra divento non tanto ubriaca quanto letargica, appannata, come narcotizzata. Ho il terrore di fare un brindisi simbolico o anche mangiare un cioccolatino al rum, perché si rovinerebbe la giornata e anche il giorno dopo. Così per un anno mi sono limitata a non bere: non ho pensato - fiduciosa nei farmaci com'ero - che potesse essere sbagliata per me questa molecola-
Da qualche mese sto scalando (da 90 sono tornata a 60), e da quando ho fatto il collegamento stanchezza-cymbalta vorrei accelerare l'allontanamento da questo farmaco perché davvero non ne posso più. Ma ecco che prendo a informarmi, leggendo molte brutte esperienze di chi lo ha preso e di chi lo ha sospeso, e scopro non solo che effetivamente questo farmaco da gli effetti collaterali che io avevo sentito e a cui non lo avevo collegato, ma è ancora più "tossico" in fase di scalaggio. ho letto di persone che stanno malissimo durante lo scalaggio e anche dopo, per mesi. Ho letto qui, sul vostro protocollo, che si parla di anni. E allora sono davvero avvilita: io non ne posso più. Oltretutto ho sempre avuto una mente scattante, oltretutto faccio un lavoro intellettuale, e un'energia non inesauribile ma non certo inesistente come ora. Invece adesso ho la reattività rallentata e la memoria di un pesce rosso. Devo oltretutto dare lezioni di yoga questa estate - mi sono appena certificata insegnante, nonostante abbia ridotto la pratica a pochissimi appuntamenti al mese, altra cosa che ha stravolto la mia vita -e ho bisogno di energia e lucidità, a proposito di cose che mi mancano.
Un'ultima nota, a proposito di lucidità: da circa due settimaane sono fissa a 60 mg (a cui sono scesa da 90 nel giro di due mesi scarsi) e, anziché più sveglia, sono del tutto imbambolata. Ho la memoria breve che mi fa sfuggire di continuo nozioni (a dire il vero avevo perso la mia velocità nelle associazioni mentali e la mia memoria lungo tutto l'anno, ma ancora una volta l'avevo stupidamente attribuito allo stress), e ieri mi sono chiusa fuori di casa, uscendo senza chiavi, TRE volte in un giorno. Sono un po' preoccupata.
Quindi la mia domanda è: altre persone hanno sperimentato questa estrema fatica assumendo Cymbalta? E perché scalandolo i sintomi di stanchezza e, sopratutto, rimbambimento, non passano ma quasi sembrano peggiorare?
Grazie a tutti. Perdonate la foga e la puntigliosità, ma la situazione mi fa molto soffrire, e solo da poco ho iniziato a pensare sia colpa di questo nuovo farmaco, cosa che mi ha fatto provare un grande senso di rabbia e impotenza: in passato, non solo non avevo mai avuto disagi da antidepressivi, ma avevo condotto una vita assolutamente normale, né appesantita, né "narcotizzata", né gonfia come questa volta. Adesso ho paura di essere finita per sbaglio in una brutta situazione
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Re: cymbalta, effetti collaterali e scalaggio

Messaggioda scalante » gio giu 01, 2017 8:26 am

Nessuna risposta? Please :(
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Re: cymbalta, effetti collaterali e scalaggio

Messaggioda admin » ven giu 02, 2017 10:27 am

Qual'e' la sua storia clinica ? Come ha gestito i farmaci negli ultimi 5 anni ?
Quando ha preso per la prima volta un farmaco psichiatrico ? Deve fornirci una cartella clinica più' dettagliata.
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Re: cymbalta, effetti collaterali e scalaggio

Messaggioda scalante » mar giu 06, 2017 10:05 pm

Prima avevo preso per 6 anni Cipralex, a dosaggi mediamente bassi e di mantenimento. Prima ancora Zoloft per circa altrettanti. Zoloft prescritto per attacchi di panico, Cipralex inizialmente per una depressione ansiosa. Di fatto, però, ho però preso on e off antidepressivi da quando ero molto giovane, credo dai 17 anni, oltre a ansiolitici "al bisogno" (ma non uso xanax quasi per niente ultimamente). Credo di avere iniziato a ricorrere al supporto chimico, più che per una sindrome o patologia (di fatto non soffro di alcuna patologia pscihiatrica, anche se ho un disturbo ansioso con componenti depressive e talvolta ossessive, e non nego di avere ciclicamente periodi molto brutti sul fronte dell'ansia estrema), perché per ignoranza mia e della mia famiglia sono stata mandata al primo momento di difficoltà nell'adolescenza da una persona dove "si era trovata tanto bene la figlia del tale", senza approfondire se fosse psicologo, psichiatra o neuropsichiatra. E' capitato che appartenesse a quest'ultima categoria, e che, benché fosse una persona squisita e professionale, non credesse nella psicologia. Così, ho fatto fin da giovane l'errore di ricorrere alla "pillolina" - di cui forse c'era bisogno, forse no, magari non subito e non alla prima difficoltà - senza alcun supporto psicologico. Solo 4 anni fa ho iniziato una terapia, con uno psicoterapeuta con cui mi trovo molto bene, mentre nel frattempo il neurologo di cui sopra è purtroppo venuto a mancare e mi sono rivolta alla persona che mi ha prescritto Cymbalta. Ammetto di essere una di quelle persone che hanno paura a lasciare andare il farmaco, pensando che chissà cosa potrebbe liberarsi, d'altro canto non avevo mai avuto grossi problemi di convivenza col farmaco, fino appunto a Cymbalta.
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Re: cymbalta, effetti collaterali e scalaggio

Messaggioda admin » gio giu 08, 2017 7:22 am

A che dosaggio hai preso il Cipralex e lo Zoloft ?
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Re: cymbalta, effetti collaterali e scalaggio

Messaggioda scalante » gio giu 08, 2017 7:25 am

Stiamo parlando della preistoria... Ad ogni modo, CIpralex l'ho molto modulato negli ultimi anni, variavo tra le 8 e le 15 gocce al giorno. Zoloft 50, se non ricordo male
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Re: cymbalta, effetti collaterali e scalaggio

Messaggioda scalante » gio giu 08, 2017 7:27 am

Però le mie domande erano (anche) altre: se è possibile che Cymbalta possa dare "inediti" (ovvero mai sperimentati prima) effetti collaterali quali intolleranza assoluta all'alcol, difficoltà di concentrazione e affaticamento. Grazie
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Re: cymbalta, effetti collaterali e scalaggio

Messaggioda arcturus » gio giu 08, 2017 1:36 pm

Per la mia esperienza personale con cymbalta, posso dirti che i sintomi che tu descrivi, li ho avuti nei primi 2 mesi di assunzione di tale farmaco (sino a quando l'omeostasi celebrale si abitua al farmaco). Poi sono via via scemati sino a scomparire e darmi benessere. Sintomi ben piu' pesanti, invece e purtroppo si sono presenatno nella fase di ritiro del farmaco, che, come molti hanno descritto richiede molto tempo e molta pazienza per essere tolto (vedasi protocollo tartaruga).
Se tali sintomi a te durano da tutto l'anno , a mio avviso il farmaco che assumi non è idoneo al tuo fisico.
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Re: cymbalta, effetti collaterali e scalaggio

Messaggioda scalante » gio giu 08, 2017 4:54 pm

Sì, vanno e vengono da tutto l'anno e non si sono alleggeriti alleggerendo la dose. Posso chiederti invece che effetti ti ha dato lo scalaggio? Grazie :)
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Re: cymbalta, effetti collaterali e scalaggio

Messaggioda admin » gio giu 08, 2017 5:08 pm

Si, è possibile avere gli effetti che hai elencato (anche a distanza di diversi mesi).
Ora hai appena fatto una riduzione. Suggeriamo quindi di aspettare un paio di mesi senza toccare nulla.
Dopodichè, suggeriamo di ripassare allo Zoloft (50 mg), in modo MOLTO GRADUALE, riducendo il Cymbalta e reinserendo lo Zoloft.
Il Cymbalta puoi scalarlo aprendo le capsule e riducendo il numero di pallini al loro interno (e quindi richiudendo la capsula).
Viceversa lo Zoloft puoi combinare mezza pastiglia da 50 mg con la soluzione liquida.
In totale, suggeriamo di impiegare 6 mesi di tempo per sostituire i due farmaci con la dovuta gradualità.
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Re: cymbalta, effetti collaterali e scalaggio

Messaggioda scalante » gio giu 08, 2017 11:48 pm

Come mai lo Zoloft e non il Cipralex? Cosa devo aspettarmi nel momento in cui passo da uno a un altro tenendone due in contemporanea? Secondo voi si dovrebbe necessariamente passare da un farmaco a un altro, anziché ipotizzare di provarne a fare a meno del tutto? (Ovviamente, con tutte le precauzioni e i tempi del caso)
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Re: cymbalta, effetti collaterali e scalaggio

Messaggioda admin » dom giu 18, 2017 2:41 pm

Lo Zoloft è più' noradrenergico del Cipralex (cioè è più' equilibrato sui vari recettori e meglio quindi meglio tollerato).
E' meglio fare prima una sostituzione con lo Zoloft (in questo modo non prendi troppa dipendenza dal Cymbalta).
Poi lo Zoloft, dovrà essere ridotto con estrema gradualità (soprattutto al di sotto dei 25 mg).
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