Problemi dopo l'interruzione definitiva di un antidepressivo

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Problemi dopo l'interruzione definitiva di un antidepressivo

Messaggioda Gaetano83 » gio set 29, 2016 4:50 pm

Salve,
Mi chiamo Gaetano e ho 33 anni. Mi sono iscritto in questo forum per potervi spiegare la mia situazione attuale e se possibile conoscere il vostro parere.
Negli ultimi 5 anni ho assunto un farmaco antidepressivo chiamato Cymbalta, nella dose di una compressa da 60 mg al giorno. In passato ho preso anche altri farmaci dello stesso genere, indicati per stati depressivi o di ansia. Queste mie problematiche sono iniziate alla fine del 2004 quando, tornato dal servizio militare, mi venne appunto diagnosticato uno stato depressivo. Da allora ho assunto farmaci diversi, in quanto sono stato da diversi specialisti, i quali di volta in volta mi prescrivevano il farmaco che secondo loro mi avrebbe aiutato. Non sono stato sempre assiduo nel prendere questi farmaci. A volte ho interrotto e poi ripreso l'assunzione delle medicine in modo poco prudente.
Tuttavia nel 2011/2012 uno psichiatra mi ha prescritto il Cymbalta, e questa volta ho seguito la cura in modo scrupoloso. All'incirca tre anni fa ho fatto un primo tentativo di graduale interruzione della cura, seguendo le indicazioni dello psichiatra, ma una situazione personale non facile ha portato al riemergere della depressione e quindi alla riassunzione regolare delle medicine.
Nel frattempo in questo lasso di anni mi sono laureato con lode in Storia, e ho condotto alcune ricerche. Sono sempre stato considerato una persona molto intelligente e precisa. Inoltre ho sempre condotto varie attività sportive.
Nel mese di marzo di quest'anno, dopo aver appurato insieme allo specialista la mia "guarigione" (soprattutto negli ultimi due anni sono cresciuto molto dal punto di vista personale e umano, lasciandomi alle spalle ansie e paure che finalmente non mi appartengono più), ho intrapreso un processo di graduale interruzione dell'assunzione del Cymbalta: inizialmente assumevo una compressa da 60 mg di Cymbalta tutti i giorni;
-sono passato ad assumere una compressa da 60 mg per due giorni, e il terzo giorno ne assumevo una da 30 mg, procedendo in questo modo per circa 3 settimane. Sono poi passato, sempre d'accordo con lo psichiatra, ad alternare un giorno la compressa da 60 mg e il giorno successivo una compressa da 30 mg, procedendo in questo modo per all'incirca un mese.
Sono poi passato ad assumere per due giorni consecutivi la compressa da 30 mg, e il terzo giorno la copressa da 60 mg, procedendo in questo modo per all'incirca 3 settimane. Sono poi passato a prendere solo compresse da 30 mg, e una sola compressa da 60 mg al centro della settimana.
Dopo ancora sono passato a prendere solo compresse da 30 mg, per poi passare ad assumerle a giorni alterni, fino ad arrivare, all'inizio di agosto, all'interruzione definitiva del farmaco. Questa interruzione quindi è avvenuta nell'arco di 6 mesi, e ogni passaggio da una dose ad una dose inferiore è avvenuto dopo un colloquio telefonico con il mio psichiatra.
Durante questi 6 mesi ovviamente si sono presentati tutti i celebri "effetti collaterali" dovuti all'interruzione di questo farmaco: confusione, nausea, incubi tremendi, diarrea, eccetera eccetera. Tuttavia problemi ben maggiori sono emersi dopo l'interruzione definitiva del farmaco. Da all'incirca 2 mesi infatti sto avendo difficoltà cognitive. Spesso ho difficoltà a comprendere cosa gli altri mi dicono. Spesso ho come la sensazione di non collegare direttamente le parole che mi vengono dette al loro significato. Tutti i processi mentali che prima erano immediati ora sono molto più lenti. Da all'incirca un mese inoltre ho anche problemi nell'eloquio. Spesso non riesco ad articolare bene i discorsi. Sono sintomi molto difficili da spiegare. Spesso è come se ci fosse un distacco tra me e il parlare. Non c'è più la naturalezza e la spontaneità con cui prima parlavo e interagivo con gli altri. Questi sintomi però hanno degli alti e bassi. Ci sono momenti in cui mi sento meglio ed altri in cui li avverto molto di più. Ci sono dei momenti in cui ho quasi l'impressione che il mio cervello abbia completamente smesso di funzionare, e che mi manchi la volontà e la capacità di fare alcunchè. I sintomi inoltre molto spesso sono associati a delle strane fitte nella parte destra della testa.
Fortemente allarmato da questi sintomi, mi sono rivolto ad un neurologo, il quale mi ha visitato e non ha riscontrato nessun problema organico. Mi sono sottoposto a risonanza magnetica dell'encefalo e ad un elettroencefalogramma, ma entrambi sono risultati negativi. Il neurologo mi ha semplicemente dato una cura di rinforzo con alcuni integratori, Carnydin Plus e Triptamin. Tuttavia a distanza di quasi 2 mesi i problemi ci sono ancora, anche se, ripeto, con alti e bassi.

Quello che volevo chiedervi riguarda appunto il farmaco che ho assunto in questi anni, il Cymbalta. Pensate che questi miei problemi siano in qualche modo imputabili al fatto che non assumo più questo farmaco? è possibile che l'assunzione di questo farmaco "coprisse" questi problemi funzionali che sto accusando ora (ma che non ho mai accusato prima d'ora in vita mia)? In altre discussioni su questo forum vi siete riferiti a questo farmaco con aggettivi poco lusinghieri, mi chiedo se l'assunzione di questo farmaco possa avermi causato dei danni (ovviamente non critico in nessun modo lo specialista che me l'ha prescritto, vorrei solo capire se la mia situazione attuale è ricollegabile al farmaco).

Vi ringrazio molto per qualsiasi informazione utile mi vogliate dare. Vi assicuro che da due mesi sto vivendo in una situazione molto difficile, ma che sto affrontando con coraggio e forza. Lo stesso neurologo che mi ha visitato mi ha accertato che non sono affetto da depressione.
Gaetano83
 
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