La mia storia con Cipralex, chiedo aiuto.

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La mia storia con Cipralex, chiedo aiuto.

Messaggioda apricot75 » mer feb 10, 2016 10:18 am

La mia storia con Cipralex, chiedo aiuto.

Salve a tutti, sono maschio 40 anni.

A 23 anni ho sofferto per un breve periodo di attacchi di panico autorisoltisi che hanno però lasciato il posto ad una forte agorafobia e ansia fortissima legata alla paura che potessero tornare, ma premetto che non è mai avvenuto.

Mi rivolgo ad una psichiatra che mi prescrive la Fluivoxamina (Fevarin) per 6 mesi, ho una ripresa, sto effettivamente meglio, ma lasciato il farmaco ho una ricaduta dopo qualche mese.

Riprendiamo l'assunzione per altri 6 mesi,ma quando smetto dopo breve ho una nuova ricaduta. Questa volta mi prescrive il Cipralex 10mg (escitalopram), rinasco letteralmente.

Trattamento per un anno. Ma quando lo lascio, dopo qualche mese comincio a stare male:

Ansia tutto il giorno e la notte, incapacità di dormire, o sonno leggero con continui risvegli, incapacità di mangiare quasi totale. Così la psicchiatra decide di provare periodi sempre più lunghi di assunzione del farmaco, 2 anni per volta,3 e cosi via, mi sono sposato, ho lavorato.

Fino al 2011, quando il farmaco al dosaggio di 10mg ha smesso di funzionare.
Io che credevo ingenuamente di aver trovato una cura per il mio problema vado nel panico più totale, leggo di tutto su internet anche forum stranieri in cui si parla di Antidepressant Tachyphylaxis e Tardive Dysphoria.

La spichiatra mi propone di provare 20mg per un mese, provo, ma l'ansia e la paura si aggravano sempre di più, così dopo un mese la psichiatra mi propone la venlafaxina, io che avevo letto di tutto e di più su questo farmaco (dismissione difficilissima ecc)
vado ancora di più nel panico.

Sento il parere di un secondo psichiatra.Questo dice che nel mio caso gli SNRI sono controindicati perchè attivanti e dice che nel mio caso è molto indicata la paroxetina, io che ne avevo letto pratoicamente come del male peggiore glielo faccio presente e lui dice che non devo credere a quello che leggo sul web perchè sono sfoghi che le persone scrivono nei momenti in cui stanno peggio. Ma acconsente a lasciarmi il cipralex provando però a 15mg, più su mia insistenza psicoterapia cognitivo comportamentale, ma da fare con una psicologa esperta che mi indica.

Il miracolo avviene sto di nuovo bene, intravedo chiaramente i diversi bias cognitivi di cui ero vittima e dopo circa 10 mesi un anno decidiamo di concerto psicologa, psichiatra e me di dismettere il farmaco.

Siccome nel frattempo ero venuto a conoscenza dei problemi legati alla dismissione e del turtle metod, decido di farlo lentissimamente, in pratica ci metto 6 mesi. Tutto ok, solo che dopo un mese di sospensione totale mio ritorna il mio stato di ansia penso più forte di prima, oltre ad un sintomo strano che ho difficoltà a descrivere una specie di pressione cha va dalla gola allo stomaco e dura un paio di secondi non di più, mna basta a terrorizzarmi perchè lo interpreto come il prodromo agli attacchi di panico.
Riprendo immediatamente la mia dose di cipralex a 15mg e la psicanalisi lentamente dopo qualche mese ricomincio a stare bene. Nel frattempo ho uno splendido bambino che ora ha 6 mesi. Dopo otto mesi lo psichiatra mi fa un cazziatone del tipo le depressioni non durano per sempre, gli antidepressivi si prendono al massimo per 6 mesi devo smetterla. Ok ci riprovo, stavolta molto più lentamente. In sei mesi sono sceso da 15mg a 10mg, decido di fermarmi a 10mg per un po.

Sto bene per circa 3 mesi e mezzo a questo dosaggio poi ritorna l'ansia fortissima.

Ora il mio stato è questo:

- Ansia fortissima 24 ore al giorno.
- Impossibile concentrasi.
- Difficilissimo mangiare.
- Difficilissimo dormire, prendo sonno per sfinimento e salto nel letto con risvegli continui.
- Questo maledetto sintomo come un'onda di pressione tra gola e stomaco che si presenta sempre più spesso.

Dopo due mesi in cui ho visto che la situazione invece di migliorae peggiorava sono salito di nuovo da 8 giorni a 15mg, e sono in attesa di un miglioramento.
Intanto ho preso appuntamento con unnuovo psichiatra che viene da fuori città, sembra sulla carta molto titolato, in privato posso fare il nome, anzi vorrei un parere, per esporgli quanto espsosto qui.

Ora vorrei chiedere:

- Che diavolo mi sta succedendo?
- Il cipralex preso per tanto tempo mi ha fatto danni irreversibili?
- Se non lo prendo sto male, o se non lo prendo risalta fuori la mia malattia che nel frattempo è peggiorata?
- Cosè questo sintomo strano, nuovo di cui sopra che mi terrorizza?
- Che devo fare se il cipralex non funzionasse? cambiare antidepressivo? si può fare mentre uno sta male come me?
- Dovrò prendere farmaci tutta la vita? Psicologa e psichiatra me l'avevano fatta semplice invece sono piombato in un incubo.
- Qualcuno è sopravvissuto?
- In questomomento vorrei solo che il Cipralex facesse effetto nel più breve tempo possibile e stare bene con mio figlio.
- Che diavolo devo fare adesso?

Ho un senso di colpa verso mio figli e mia miglie incredibile.

In questi hanni ho fatto gli esami della tiroide TSH, Ft3 ed Ft4 tutto ok.
Prendo integratori di Omega 3 e Magesio giornalmente.
Analisi del sangue tutte ok, solo testosterone basso ma nei limiti.



Grazie
apricot75
 
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Iscritto il: mer feb 10, 2016 8:06 am

Re: La mia storia con Cipralex, chiedo aiuto.

Messaggioda apricot75 » gio feb 11, 2016 8:59 am

Mi spiace insistere perché mi sembra di dare fastidio, nessuno mi risponde?
Il mio caso è senza speranza?
apricot75
 
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Re: La mia storia con Cipralex, chiedo aiuto.

Messaggioda Elly91 » mer feb 17, 2016 9:26 pm

Ciao! Mi sono appena iscritta proprio perché ho letto il tuo post. Io ho 25 anni, assumo cipralex da un anno per disturbo ipocondriaco e lieve depressione. Devo dire che la situazione è molto migliorata rispetto all'inizio. Il farmaco mi ha aiutato, assieme al valium, a superare una fase critica in cui il pensiero di morte imminente occupava la mia mente 24/7. Poi ho iniziato psicoterapia che continuo tutt'ora il che mi ha aiutata a focalizzare l'attenzione sui problemi che avevano scatenato la mia forte e debilitante ansia. Tutto OK fino a quando una settimana fa lo psichiatra mi dice che secondo lui sono pronta per cominciare a sospendere il farmaco. Optiamo insieme per una sospensione moooolto lenta (due goccine ogni mese più o meno, partendo da 10 ora ne prendo 8). Sono contenta anche io perché anche se il farmaco è stato sicuramente di aiuto non mi piaceva molto il fatto che il mio "star bene" fosse in qualche modo condizionato, artificiale. Ma qui sta il problema: comincio la sospensione e bam, ansia che ricompare insieme ai brutti pensieri e alla tremenda paura di essere pazza e dover prendere medicinali a vita. Sono proprio terrorizzata, non voglio. A volte riesco a non pensarci ma a volte la paura mi paralizza. Ma voglio farcela, voglio riuscire a smettere. Non sono stata di grande aiuto lo so, non ho risposto alle tue domande...ma dato che prendiamo lo stesso farmaco e siamo sulla stessa barca...sentiamoci almeno meno soli! Incrocio le dita per entrambi.
Elly91
 
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Re: La mia storia con Cipralex, chiedo aiuto.

Messaggioda Mattiastaz » mar mar 01, 2016 4:25 pm

Apricot 75 ciao sono Mattia e sto nella situazione tua,sposato 40 anni,2 figlie piccole,come va?
Mattiastaz
 
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