Buongiorno, ho 36 anni sono felicemente sposato e aspetto il mio terzo bambino.Ho avuto una vita felice con delle difficoltà cone tutti ma piena di soddisfazioni e sopratutto di amore famigliare..Nessun trauma particolare, genitori fantastici e infanzia vissuta in parte all estero per il lavoro di mio padre.Leggera sofferenza al rientro in Italia per il cambio di abitudini e per la scarsità di natura cui ero abituato ma mi riambiento alla grande..a 18 anni vivo un periodo di sbandamento dovuto alla fine del mio primo amore giovanile, utilizzo per un periodo di circa un anno molta cannabis e provo varie droghe più pesanti con le quali provo anche il mio primo brutto attacco di panico..preso coscienza della strada sbagliata abbandono cattive amicizie e abbandono le sostanze senza fatica da un giorno all altro.Ho sempre avuto fin da piccolo un carattere molto sensibile che ogni tanto mi porta tristezza un particolare per le ingiustizie presenti nel mondo.svolgo servizio militare con difficoltà iniziali ma ne esco più forte di prima con esperienze di paracadutismo..sono grande amante dell attività fisica..dopo militare riprendo lavoro e studi contemporaneamente e conosco la persona stupenda che diventerà dopo alcuni anni mia moglie..Abbiamo il nostro primo splendido bimbo e 7 anni fa subisco un intervento di ernia al disco che pur andando bene mi causerà nel tempo acciacchi vari limitando in parte l attività fisica.Nasce il nostro secondo cucciolo e tutto procede bene fino a circa 3 anni fa.Comincio ad avere depressione anche se riesco a svolgere tra alti e bassi la vita, la dottoressa di base mi consiglia alcuni psico farmaci che non prendo, mi fanno paura,leggo su internet effetti collaterali essendo una persona che tende a informarsi molto.circa due anni fa la situazione peggiora, ho paura folle delle malattie, quando i medici decidono che sono sano mi vengono altre bruttissime paure tipo di impazzire e suicidarmi o far del male ai miei cari.decido che è ora di farmi curare anche se ripongo sempre poca fiducia nella medicina moderna.lo psichiatra è gentile, alle sedute ce la ridiamo , dice che ho ansia e depressione con attacchi di panico mi sembra di ricordare sindrome ossessivo compulsiva.Proviamo cura farmacologica prima con deniban che abbandono in pochi giorni per emicrania e poi con cipralex.All inizio ho dell ansia assumo qualche goccia di lexotan ma sto peggio con pensieri suicidi e lo psichiatra dice che devo aumentare cipralex fino a 15 gocce..inizio a stare meglio e vado avanti due o tre mesi quando decido di farmi vedere da un reumatologo per dolori vari e fascicolazioni muscolari..dice che sto bene ma il cipralex può dare questi effetti oltre ai miei problemi di schiena e mi associa rivotril tre volte al giorno ,3 gocce mattino piu 3 a pranzo più 8 la sera .dice che questa è la dose minima sapendo che non amo i farmaci.per i dolori mi dice se voglio provare anche con la cannabis.la uso un paio di mesi poi la abbandono, mi crea più ansia che altro e comunque rimane una droga quindi decido di evitarla.so che sarebbe meglio evitare ma la sera ho sempre bevuto un paio di bicchieri di vino a pasto.Sto bene 4 o 5 mesi, vado in vacanza con la famiglia e sto talmente bene che ignorando le conseguenze abbandono tutti i farmaci di colpo.Dopo tre mesi comincio ad avere ancora dolori muscolari con tremori e torna la paura di malattie neurologiche.La psicoterapia l ho interrotta perché sinceramente 2 o 3 cento euro al mese per andare su un lettino a farmi dire che sono su una spiaggia a rilassarmi non mi sempra il caso..preferisco meditare in tranquillità a casa.Effettuo visita dal neurologo per tremori e fascicolazioni varie, sostiene che sono sano e di ricominciare cipralex e rivotril come già sosteneva la dottoressa di base.Leggo il blog di Pietro Bisanti che sostiene la pericolosità di psicofarmaci, di gesti assurdi compiuti da gente che ne usa e decido per paura di non prendere nulla. Però ora che so di esser sano arrivano altre paure tipo paura di impazzire e suicidarmi e ansia generallizzata.Inoltre proprio in questi giorni sono partito per gli stati uniti per lavoro.in valigia mia moglie mi ha messo cipralex e rivotril e dopo un viaggio infernale per l ansia e le paure sopra citate decido di ricominciare.Sto assumemdo da quasi due giorni rivotril 3 gocce mattino 3 dopo otto ore e 4 la sera.Il cipralex aumento 1 goccia al giorno, oggi sono a 4 e pensavo gradualmente di arrivare a 15..Peso 80 kg..Mi sento in colpa per avere una vita bellissima e invece a me vengono questi pensieri.Ne uscirò mai? Aspetto un vostro consiglio..grazie
Davide