admin ha scritto:I sintomi da sospensione consistono, di fatto, in una piccola ricaduta. Si puo' risolvere da sola o puo' occorrere alzare i farmaci (dipende).
Nel tuo caso siamo ottimisti che si risolva da sola.
Tieni tutto costante per 8 mesi.
Aggiornaci tra 15 giorni, su come si saranno evoluti i sintomi.
Allora, evoluzioni sintomi. Temo, ahimé, che sia peggio di una piccola ricaduta.
Non sto bene. L'irascibilità (che per un paio di settimane non ha avuto occasioni di manifestarsi perché ho vissuto praticamente solo mentre il resto della famiglia era in vacanza) ha pian piano lasciato spazio alla tristezza e al pianto. La situazione si è acuita e scatenata in occasione della sindrome premestruale (mercoledì scorso) ma nonostante mi aspettassi che rientrasse, nessuna schiarita mi ha sorpreso.
E così piango, piango, piango. Piango ogni volta che non sono a lavoro e ogni volta che non sono con estranei. Ogni occasione è buona per piangere. A lacrimoni. E talvolta piango con ira e collera. A singhiozzi.
Dopo che piango sono molto stanca. Vorrei stare sola ed evitare ogni occasione di socialità. Mi viene mal di testa e mi sento i muscoli molli. Dormo se posso. Solo a tratti mi viene il respiro corto.
Non è invalidante. Ma può diventare senz'altro imbarazzante.
Ora, indubbiamente qualcosa deve cambiare, la mia vita deve cambiare. Qualcosa devo fare. Ma ora non posso.
E però non voglio tornare ai farmaci. C'è chi supera il male senza farmaci, e guarda caso non ci ricade più.
Per un verso vorrei resistere così. Mi dico: se non succedesse che a un certo punto uno la smette di far finta di niente e inizia a piangere, come si potrebbe sperare di guardarsi davvero dentro? Come si potrebbe sperare di capire cosa ci impedisce di essere felici? Ma poi ho paura, di non riuscire a cambiare lo status quo prima di aver definitivamente compromesso le mie relazioni familiari.
D'altro canto temo le complicazioni future e mi chiedo: e se invece questa cosa fosse l'inizio di un male che può solo peggiorare? Uno psichiatra, uno psicoterapeuta, sono in grado di capire se è una cosa con la quale, pur faticosamente si possa convivere?
Datemi indicazioni, se potete. Devo uscire dall'empasse.
Grazie.