da Paola » mer feb 25, 2015 6:28 pm
Buongiorno a tutti. Sono una nuove iscritta e non ho mai partecipato a forum per cui cercherò di essere sintetica anche se non è facile quando si deve cominciare dall’inizio. Ho 72 anni ma i miei problemi risalgono a quando ne avevo 17 quando, alle soglie dell’esame di maturità, mi è venuto il bolo isterico. Sono stata curata con molta approssimazione con barbiturici (esisteva il “neurobiol”) e “ansia”, “stress” , erano “esaurimento nervoso” e dal neurologo ci andavano i pazzi. Mi sono portata questo disturbo per almeno 10 anni, per fortuna con sintomi sempre decrescenti finchè qualcuno mi deve aver prescritto il valium e così sono entrata nel mondo delle benzodiazepine. Da valium ad ansiolin e alla fine, almeno 30 anni fa, en (5-10 gocce). L’ultimo passaggio l’ho fatto perché dopo tre figli, un marito assente, un lavoro impegnativo e, come goccia che fa traboccare il vaso, un serio colpo di sole, mi avevano portato ad un notevole stato di malessere psico-fisico. Mi sentivo male e non sapevo descrivere quello che mi sentivo e solo le gocce, che cercavo di prendere il meno possibile, riuscivano a tranquillizzarmi, anche se non sempre. Dopo tre anni di tanti bassi e pochi alti, un medico generico mi prescrisse iniezioni a base di amminoacidi (purtroppo non ricordo il nome) e una potente dose di vitamine. Nel giro di poco tempo mi sono sentita “normale” e così è trascorsa la mia vita anche se sempre con l’en al seguito di cui però, nel tempo, è aumentata la dose fino a 20 gocce al dì prese però in modo saltuario (alcuni mesi niente e poi per qualche periodo di 1-2-3 mesi più frequentemente). Tutto questo fino ad agosto 2014 quando, dopo una caduta con lieve commozione cerebrale, ho ricominciato a sentirmi male come tanti anni prima: confusione, senso di alienazione, sudorazione, tremore, difficoltà a parlare e a relazionarmi con altre persone e così di seguito. Ho cominciato a prendere en 2° gocce x 2 al dì in modo regolare e mi sono rivolta ad un neurologo che mi ha fatto fare tutte le analisi del caso: risonanza magnetica encefalica, elettroencefalogramma, analisi varie del sangue. Ovviamente non tutto era perfetto ma i parametri erano pienamente compatibili con la mia età per cui mi ha consigliato di rivolgermi ad un neuropsichiatra, cosa che ho fatto. Quest’ultimo mi ha lasciato l’en ed ha aggiunto cymbalta (30 per una settimana e poi 60 per un mese). Non ho iniziato subito la terapia perché si era sotto Natale e poi ero perplessa sul prendere i due medicinali insieme. Decido così di non iniziare l’antidepressivo e di continuare con l’en ma non registro miglioramenti, anzi, alla fine di gennaio, mi sento malissimo e l’assunzione di en (20 gocce per 3 volte) mi fa stare ancora peggio con forte agitazione, confusione e tremore. Così decido di iniziare cymbalta e di diminuire l’en. E qui comincia la confusione perché parto da en 20 gocce una volta la sera e cymbalta 30 la mattina. La diminuzione di en è stata troppo brusca mentre cymbalta mi provoca fortissimi mal di testa tanto che, finita la prima fase a basso dosaggio, il neuropsichiatra mi dice di fare una pausa qualche giorno e di cambiare con dropaxin (5 giorni 5 gocce, poi 10 x 5 giorni e poi 20 gocce). Attualmente prendo 16 gocce di en la sera mentre dovrei passare a 10 gocce di dropaxin ma tutte le mattine mi sento comunque una zombie e non riesco a uscire di casa né ad impegnarmi in attività anche semplici. Per completare il quadro posso aggiungere che nel 1996 mi è stata diagnosticata l’epatite C, curata con interferone e ribavirina (2 anni di terapia) e che da allora la pcr è negativa. Soffro anche di ernia iatale che mi provoca dolori e affanno anche se mangio poco e soprattutto debbo evitare tutti i cereali. La pressione è sotto controllo con enapren 10 mg al dì, abbastanza frequentemente soffro di cefalea con aura e sono intollerante ad un’ampia gamma di medicine che debbo anche prendere in dosi pediatriche perché sono iper-reattiva. Lo so che non esistono le bacchette magiche ma sicuramente qualche soluzione avete più probabilità di trovarle voi rispetto a me. Grazie per aver letto fin qui e spero di sentirvi presto .