Angoscia, confusione, sospensione farmaci e ripresa farmaci

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Angoscia, confusione, sospensione farmaci e ripresa farmaci

Messaggioda Lanzosa » sab dic 27, 2014 12:31 pm

Salve,
Sono Lanzosa, ho 29 anni e vi scrivo per capire se quello che sento da un pò di tempo a questa parte è causa della sospensione dei farmaci o se è una crisi eistenziale.
Nel 2006 dopo essermi trasferita fuori dalla mia città per via dell'università ho cominciato ad avere attacchi di panico e ansia, dopo un anno continuando a star male ho lasciato l'università e sono tornata a vivere nel mio paese, nonostante ciò, gli attacchi si sono ripresentati. Così, dopo un anno (lontano 2007),ho deciso di andare in terapia. Sono andata al Centro Igiene Mentale, dove ho conosciuto quella che tutt'ora è la mia psichiatra.
Mi ha prescritto Xanax gocce e Eutimil (1 compressa la mattina) che ho continuato a prendere senza darci molta importanza fino al 2013, nel corso di questi anni il dosaggio dello xanax variava da 5 a 10 gocce mattina, pomeriggio e sera in base al periodo. Non ho mai confidato nel farmaco per la mia guarigione, sapevo di dover lavorare su questioni personali e proprio per questo motivo mi sono affidata contemporaneamente ad uno psicoterapeuta, le medicine le prendevo perchè mi erano state prescritte.
L'anno scorso, di comune accordo con la mia psichiatra, ho deciso di sospendere la cura farmacologica e anche la psicoterapia perchè volevo farcela da sola.
Ad Ottobre ho cominciato a scalare, La prescrizione per la sospensione è stata:
- Eutimil metà compressa per 3 mesi, metà della metà compressa per altri 3 mesi, dopo la sospensione di Eutimil (Marzo 2014) 18 gocce di Dropaxin scalando due gocce una volta al mese;
- 5 gocce di Xanax, scalando una goccia ogni due settimane fino a sospensione totale (Aprile).
A Maggio ho cominciato ad avvertire senso di tristezza, apatia, ansia, avvertivo delle strane sensazioni, mi sentivo demotivata. Non avevo mai sentito parlare di "sindrome da sospensione antidepressivo" o "sintomi di astinenza da benzodiazepine", così attribuivo questa tristezza ad alcune situazioni personali in corso.
A giugno un attacco di panico e dopo continuando a star male sono andata dalla psichiatra, lei ha associato questi miei malesseri al cambio stagione a ad altre mie difficoltà (nel corso degli anni ho cominciato ad evitare di uscire fuori dal mio paese per paura di avere attacchi), sostenendo che con l'arrivo dell'estate mi stava venendo l'ansia per la paura di rimanere sola mentre gli altri si spostavano in vacanza. Così, ad inizio Luglio mi ha prescritto un'altra terapia:
- Dropaxin gocce, 30 il primo giorno, 35 il secondo per poi passare a 40
- Olanzapina Lilly 5mg la sera, mezza compressa la prima sera, 1 compressa dopo due giorni;
- Xanax, 5 gocce al bisogno.
L'olanzapina me l'ha prescritta per combattere la paura degli spostamenti dicendomi di provare per un mese e se non avesse funzionato saremmo passati ad Efexor. L'olanzapina non ha dato grandi risultati, ho trascorso l'estate con qualche chilo in più nel mio paese, senza spostarmi. Così a fine luglio decidiamo di modificare la terapia:
- Olanzapina 2,5gm una compressa la sera e dopo 15 giorni sospenderla (sospesa il 15 agosto);
- Dropaxin, 20 gocce al mattino;
- Xanax, 5 gocce al bisogno.
Verso la fine di Agosto ho cominciato a stare malissimo, ero profondamente triste, non trovavo un senso alle cose, mi sentivo sola, mi svegliavo durante la notte terrorizzata facendo fatica a riaddormentarmi,tremavo, tutto quello che mi circondava mi sembrava strano, le mie abitudini, la mia vita, ogni gesto o movimento mi portava a provare brutte emozioni. Qualsiasi gesto mi portava angoscia, svolgere i miei gesti quotidiani mi portava angoscia, anche il più scontato, come ad esempioa dovermi alzare a fare colazione, vestirmi, andare a lavoro, qualsiasi situazione mi riconduceva alle situazioni e sensazioni provate nei giorni precedenti. Non capivo cosa mi stesse succedendo e sempre ignara dei sintomi da sospensione, attribuivo i malesseri a questioni mie personali (la partenza di una persona importante e la rottura con un ragazzo). Decido di riprendere la psicoterapia con la psicoterapeuta che avevo lasciato un anno prima, prendo appuntamento anche con la psichiatra che vedendomi così scossa, ha attribuito tutto alle mie insoddisfazioni personali e quindi, ad inizio Settembre, nuova terapia:
- Xanax, 10 gocce al mattino, 10 a pranzo e 10 la sera;
- Dropaxin, 20 gocce al mattino per sette giorni e dopo sospendere;
- Olanzapina 2,5mg 2 compresse la sera.
Continuo a star male, stessa tristezza, insoddisfazione, ansia, ossessione di dover trovare assolutamente cosa mi fa stare così male, voglia di andare via, non voler vedere più gli stessi posti che mi facevano provare le brutte emozioni, comincio a fissarmi con il fatto che è il posto di lavoro in cui sto a farmi star male, comicniando a mandare curriculum ovunque, anche fuori la mia città, nonostante la mia paura di allontanarmi dal mio paese. La dottoressa mi propone di cambiare nuovamente la terapia e mi spinge ad affrontare le mie paura,nel frattempo mi propone d'interrompere la terapia attuale, proponendomi di modificarla.

Nel frattempo parlo con un'amica che in passato ha avuto i miei stessi problemi e ha risolto del tutto con diversi cicli di agopuntura. Comincio a prender in considerazione l'idea, ne parlo con la psichiatra che è d'accordo poichè il luogo in cui devo recarmi per l'agopuntura dista 38km da casa mia sarebbe anche un modo di affrontare la paura di allontanarmi dal mio paese.
Fisso un appuntamento con il dottore dell'agopuntura che mi prescrive una terapia con delle medicine omeopatiche di due mesi prima di poter cominciare l'agopuntura:
- Thuja 6 gocce, mattina, pomeriggio e sera;
- Kairos (principio attivo Iperico), 1 compressa dopo pranzo, 1 compressa dopo cena;
- Lowdep, 1 compressa
In attesa del nuovo incontro con la psichiatra, comincio a prendere in concomitanza con la terapia della psichiatra quella omeopatica dell'agopuntura, poichè il dottore dell'agopuntura mi assicura di poter continuare con l'una e con l'altra e soprattutto tiene a precisarmi che non devo assolutamente interrompere di botto la terapia farmacologica della psichiatra.
Incontro dopo una settimana la psichiatra che dopo aver letto il principio attivo del KAiros (iperico) m'impedisce assolutamente di assumere tutte e due le terapie insieme (quella farmacologica e quella omeopatica), poichè l'iperico può avere delle gravi interazioni con l'antidepressivo. Mi chiede così di diver prendere uan decisione tra quale delle due terapie voler portare avanti. Dopo giorni passati a martoriarmi il cervello per capire quale strada prendere, decido di continuare con quella omeopatica per poter fare l'agopuntura, la psichiatra mi dice che posso interrompere la sua terapia senza il bisogno di scalare, poichè le dosi erano piuttosto basse.
In tutto ciò, decido anche di affrontare le mie paure di allontanarmi da casa, per capire se l'angoscia provata fosse anche frutto di tnati anni di evitamenti, comicio così a spostarmi fuori dal mio paese per una caffè, una passeggiata con gli amici, trascorro anche un paio di giorni fuori a casa di un'amica distante 200km da casa mia, ma anche tutto questo non allevia la mia angoscia.
Nel frattempo, ricevo una proposta di lavoro fuori dal mio paese (38km), la decisione da prendere è piuttosto difficile e comincio ad avvertire, ansia, forte senso di angoscia, incapacità nel prendere una decisione, mi sono torturata il cervello fino a quando non sono riuscita ad ottenere una settimana di prova dal nuovo datore di lavoro e una settimana di pausa dal mio titolare. Trascorro i giorni di prova nell'angoscia di dover prendere la decisione giusta, telefonate continue alla psichiatra, alla piscoterapeuta. A fine settimana di prova decido di tornare al mio vecchio posto di lavoro, poichè il nuovo lavoro, nonostante mi piaccia comporta delle difficoltà.
Di ritorno al mio vecchio lavoro accuso angoscia, ansia, paura di dover andare a lavoro per l'angoscia che mi provoca, Comincia un nuovo e proprio calvario, incubi notturni, angoscia, paura, comincio a fissarmi sul fatto che la decisione che ho preso è quella sbagliata, non facevo altro che piangere, tremare, chiamare la psichiatra, la psicoterapeuta, ripetendo sempre "ho sbagliato, ho sbagliato", impazzita, sembravo ossessionata e impazzita, i giorni passavano e io non riuscivo a liberarmi dal pensiero del nuovo lavoro che avevo lasciato, anzi, più i giorni passavano, più ero ossessionata. Tutto questo a distanza di un mese dall'interruzione della terapia farmacologica che non assumevo più per via della terapia omeopatica. La psichiatra mi dice che mi stavo troppo ossessionando e dovevo tornare a prendere le medicine per calamarmi, ma io volevo provare con l'agopuntura, così decidiamo insieme di vedere gli effetti dell'agopuntura e nel caso non mi avessero aiutata sarei tornata alla terapia farmacologica. Il ciclo dell'agopuntura è durato 10 giorni e la situazione era sempre la stessa, così a fine ciclo la dottoressa mi dice che necessito della cura farmacologica perchè la questione del lavoro era diventata una vera ossessione e che lo stress subito mi aveva causato uno scombussolamento chimico, così torno da lei e nuova terapia (11 dicembre):
- Xanax 10 gocce al mattino, 10 dopo pranzo e 10 la sera;
- Efexor 37,5 gm , 1 compressa al mattino (mezz'ora dopo lo xanax) per cinque giorni e dopo passare a Efexor 75gm
Ho trascorso gli ultimi 7 mesi a cambiare terapia farmacologica di continuo e non ci ho capito niente, non ho capito se il mio star male fosse dovuto ad una mia crisi esistenziale personale o se sia stato causato della sospensione dei farmaci di maggio e poi si sia protratto tr i vari cambimenti continui dei farmaci fino ad oggi.
Riprendere la terapia farmacologica (dopo averla interrotta in questi ultimi due mesi) è per me come un fallimento, dopo 7 anni di farmaci, eccomi di nuovo qui a riprendere farmaci.Non riesco a smettere di chiedermi se ho fatto bene a ricominciare o meno, se fosse davvero il caso di "drogarmi di nuovo", mi chiedo se a questo punto sono destinata a prendere psicofarmaci a vita. Ho passato 2 mesi senza prendere il farmaco per via della cura omeopatica e mi chiedo Se il malessere provato in questi mesi, le sgradevoli emozioni provate siano state frutto della sospensione dei farmaci o se è stato il processo degli eventi a farmi stare così male. Sono confusa, penso di tutto, penso di aver sbagliato in tutti questi sette anni a prendere medicine senza preoccuparmi delle conseguenze. Ho paura che ormai il mio cervello sia abituato a queste sostane e senza non sia più in grado di autogestirsi. Sono passati 17 giorni dall'inizio di questa nuova terapia e i momenti no ci sono lo stesso, provo le stesse emozioni, angosce, pensieri e ossessioni, solo un pò più attenuate e controllabili.
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Re: Angoscia, confusione, sospensione farmaci e ripresa farm

Messaggioda Lanzosa » sab dic 27, 2014 3:35 pm

E' probabile che tutta la confusine, la voglia di cambiamento, e l'insoddisfazione di questi ultimi mesi sia una sorta di "sindrome da sospensione di antidepressivo" e "sintomi di astinenza da benzodiazepine"?
E' possibile che dopo tutti questi anni passati ad assumere psicofarmaci, non sia più solo una cosa psicologica? Presi a lungo termine possono modificare la chimica del cervello, rendendoci incapaci di continuare a vivere senza assumerli?
Mi scuso per essermi dilungata così tanto, volevo essere il più chiara possibile.
Spero in una vosta risposta.
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Re: Angoscia, confusione, sospensione farmaci e ripresa farm

Messaggioda admin » sab dic 27, 2014 11:28 pm

Cara Lanzosa,
Brava, ti sei spiegata molto bene.
Si, confermiamo i tuoi sospetti. Tutte le crisi che hai avuto nell'ultimo anno sono state causate quasi sicuramente dalla variazione repentina della paroxetina (cioe' l'Eutimil e il Dropaxin).
La paroxetina è forse il farmaco psichiatrico che conferisce piu' dipendenza in assoluto (e per chi lo ha cominciato ad assumere il farmaco da giovane, diciamo prima dei 24 anni di età, la dipendenza puo' essere ancora piu' marcata... in quanto il cervello giovane si adatta piu' velocemente al farmaco). E' normale anche incorrere in crisi psichiatriche alcuni mesi dopo aver ridotto il farmaco (in quanto il farmaco impiega alcuni mesi per decumularsi dal cervello).

Ora, la cosa importante è che tu riesca ad essere curata adeguatamente. Poi non ci saranno problemi ad eliminare tutti i farmaci: basterà calcolare bene tutte le dipendenze e predisporti una riduzione ultra-graduale (ti aiuteremo volentieri noi nel fare i calcoli).
Negli utlimi mesi, la tua psichiatra ha fatto davvero un po' troppa confusione ;-) (non ti preoccupare... basta avere un po' di pazienza e industriarsi per risolvere al meglio la situazione).
Avrei un paio di domande:
1) in che provincia abiti ?
2) come stai ora ? (cioe' come sei stata negli ultimi 8-10 giorni ?) Puoi descrivermi i sintomi ? Riesci a dormire di notte ?
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Re: Angoscia, confusione, sospensione farmaci e ripresa farm

Messaggioda Lanzosa » dom dic 28, 2014 1:38 pm

Grazie per la risposta e il conforto soprattutto.
Abito in provincia di Foggia, sono anche molto vicina a Bari però.
Negli ultimi 3/4 giorni sto un pò meglio. I pensieri, le paure e le angosce si sono un pò attenuate, ma sono ancora presenti. Mi angoscia pensare alla mia routine, ai gesti che compivo quotidianamente, è strano e difficile da spiegare quello che provo, è tutto a livello psicologico ed emozionale. Mi ritrovo a provare le emozioni e le sensazioni che avvertivo in passato,ancor prima d'intraprendere qualsiasi percorso terapeutico, quando ero ancora molto piccola (all'età 11-12 anni) e cominciavano a verificarsi i primi sintomi di ansia, senso di solitudine, vuoto e non riesco a capire se tutto ciò sia davvero frutto dei cambi repentini e della sospensione dei farmaci o se sia un periodo mio. Quando l'ho chiesto alla psichiatra lei ha subito bocciato l'ipotesi dei farmaci, dicendomi che non dovevo prendere questa cosa come giustificazione al mio star male e che devo lavorare su me stessa (su questo non ho dubbi). Do
Ho letto in questo forum e in altri forum che i sintomi da sospensione e di astinenza di altri utenti sono quasi tutti prettamente fisici, io invece ho riscontrato molto quelli psicologici/emotivi, non soffermandomi molto su quelli fisici. Motivo per cui mi chiedo, può la sospensione l'astinenza avermi provocato tutto questo scombussolamento emotivo/psicologico?
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Re: Angoscia, confusione, sospensione farmaci e ripresa farm

Messaggioda Lanzosa » dom dic 28, 2014 1:43 pm

La notte riesco a dormire, ma mi sveglio alle 6 completamente sudata e dopo oscillo tra dormiveglia e incubi fino a quando suona la sveglia. Appena sveglia mi sento impaurita e con un pò di tremolio.
Da 3/4 giorni anche questa cosa sembra essersi attenuata un pò.
A volte avverto come dei sintomi influenzali, debolezza, freddo alle gambe.
Ultima modifica di Lanzosa il dom dic 28, 2014 3:38 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Angoscia, confusione, sospensione farmaci e ripresa farm

Messaggioda Lanzosa » dom dic 28, 2014 2:51 pm

Ribadisco la domanda del messaggio precedente: E' possibile che tutti questi anni passati ad assumere psicofarmaci abbiano modificato la chimica del cervello, rendendo il cervello incapace di funzionare correttamente una volta non assunti?
Mi scuso per l'insistenza, ma ho davvero molta paura. Ho sempre puntato più sulla psicoterapia e ho passato tutti questi anni ad assumere il farmaco senza pormi mai il problema dei danni che avrebbe potuto causare, adesso che ho letto e mi sono resa conto delle conseguenze mi sento una stupida.
Grazie ancora per l'attenzione.
Lanzosa
 
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Re: Angoscia, confusione, sospensione farmaci e ripresa farm

Messaggioda admin » dom dic 28, 2014 6:44 pm

Cara Lanzosa,
Risposta alla tua domanda: Si, la chimica del tuo cervello e' sicuramente modificata. Tornera' com'era prima solo se ti curi nel modo corretto e se la prossima volta ridurrai i farmaci MOLTO più' lentamente.

IMPORTANTE:
Quando a inizio Luglio la tua psichiatra ti ha rifilato 40 gocce di Dropaxin, seppur non ottimale, tale cura avrebbe funzionato benissimo.
Purtroppo, la tua psichiatra schizofrenica si e' "dimenticata" di aspettare i canonici 3 mesi, prima di ridurti il dosaggio (ragione per cui, a fine Agosto, anziché' avere accumulato una quantità' di SSRI sufficiente nel tuo cervello per farti stare bene, stavi ancora male… ).

SOLUZIONE
Ora hai sostanzialmente 3 possibilita':

1) Tenere la cura attuale (FORTEMENTE SCONSIGLIATO !!!).
L'Effexor e' un farmaco di serie B (e' una molecola molto sporca che agisce su molti recettori del cervello… quindi e' come se fossero più' farmaci in uno). Non credo che ci siano ragioni valide per cui tu debba prendere tale farmaco.
Ovviamente essendo l'Effexor anche un SSRI, col tempo, ti adatteresti al farmaco e staresti bene (ma a sostituire la paroxetina con l'Effexor dubito proprio che tu ci guadagni qualcosa… anzi…).

2) Torni alla Paroxetina (cioè' alla tua pastiglia intera di Eutimil, che prendevi fino a fine 2013). Questa e' la soluzione meno rischiosa (e considerati tutti i casini che hai fatto negli ultimi mesi… non e' di certo una soluzione da scartare).
Se scegliessi per questa soluzione dovresti operare in questo modo:

a) Cominciare a ridurre l'Effexor (togliendo un po' dei pallini nella capsula e poi richiudendola).
Effexor 56 mg (per 6 giorni)
Effexor 37.5 mg (per 15 giorni)
Effexor 19 mg (per 20 giorni)
Effexor 9 mg (per 30 giorni)

b) A partire da quando hai portato l'Effexor a 37.5 introduci la paroxetina (10 mg per 3 giorni e poi portala a 20 mg… cioe' una pastiglia intera di Eutimil)

c) Aggiungi 2 gocce di Clonazepam ogni 8 ore (con un pochino di Clonazepam starai subito meglio). Tieni invece costante il dosaggio di xanax che stai prendendo

3) Mettiamo la Sertralina al posto dell'Effexor (questa soluzione ha forse un filino di rischio in più' che la soluzione 2, ma avrebbe il vantaggio che ti liberi della paroxetina… cioè' la cambieresti con un farmaco migliore. )
a) Applica la riduzione dell'Effexor come specificato nel punto 2a.
b) quando hai portato l'Effexor a 37.5 mg, prendi 25mg di Sertralina (per 3 giorni e poi portala a 50mg).
c) assumi 2 gocce di Clonazepam ogni 8 ore. Continua a prendere anche lo xanax, allo stesso dosaggio.


Se hai voglia possiamo scambiarci una telefonata in privato (ti ho inviato il mio numero di telefono).
E' chiaro che se non fossi troppo lontana da uno psichiatra di nostra fiducia, ti potrebbe convenire andare a trovarlo.
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Re: Angoscia, confusione, sospensione farmaci e ripresa farm

Messaggioda Lanzosa » mar dic 30, 2014 6:27 pm

Grazie per la risposta.
Cambiare di nuovo terapia mi fa paura, è da maggio che non faccio altro che cambiare farmaci e dosaggi e adesso che ho cominciato questa terapia da 21 giorni, pensare di interromperla per intraprenderne un'altra nuova mi spaventa. Mi sento una marionetta, mi sembra di non avere più il controllo dei miei pensieri, della mia testa. Motivo per cui anche mi chiedo se sarò mai in grado di tornare ad essere "indipendente" e a non dipendere dai farmaci. Dopo tutti gli anni a passati a prendere medicine, è possibile che il cervello si abitui a queste sostane e senza non sia più in grado di autogestirsi? Le benzodiazepine e gli antidepressivi causano danni cerebrali strutturali?
Riprendere la terapia farmacologica (dopo averla interrotta in questi ultimi due mesi) è per me come un fallimento, a volte penso che non avrei dovuto riprende con la nuova terapia, perchè in questo modo non finirà mai quest'odissea. Ho passato 2 mesi senza prendere il farmaco per via della cura omeopatica e adesso ci sono ricascata.
LA cosa più brutta è che nessuno dei dottori che mi segue mi conferma che le mie crisi, tutte le angosce di questi ultimi mesi, le paranoie, le ossessioni, siano dovute alla sospensione o ad uno stato mio mentale. E' tutto campato in aria e questo mi crea ancor più confusione.
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Re: Angoscia, confusione, sospensione farmaci e ripresa farm

Messaggioda admin » mar dic 30, 2014 8:55 pm

Cara Lanzosa,
Capisco benissimo i tuoi dubbi: sono ragionevoli.
Non ti preoccupare: il tuo cervello non ha nessun danno, ha solo una dipendenza da inibitori selettivi del riassorbimento della serotonina (cioè si è adattato alla paroxetina) e un pochino da una dose bassissima di alprazolam.
La dipendenza di per se non è un problema (basta che tu lo sappia e che ne tieni conto, quando starai bene dovrai ridurre i farmaci con MOLTA piu' gradualità rispetto alla volta precedente).
Purtroppo le case farmaceutiche investono miliardi di euro per convincere tutti gli psichiatri che i loro farmaci sono bellissimi e non danno dipendenza (cosa ovviamente non vera). Ecco perche' i medici con cui hai parlato non ti hanno confermato il fatto che la tua ricaduta è stata causata al 95% di probabilità semplicemente da una riduzione troppo veloce (in quanto la paroxetina conferisce MOLTA dipendenza). Questa corruzione indotta dalle case farmaceutiche è di fatto la ragione principale per cui ci siamo "scomodati" ad aprire questo sito (e quindi fornire adeguati avvertimenti).
Inoltre le case farmaceutiche hanno piu' interesse a vendere i farmaci piu' nuovi (cioe' quelli di cui la licenza NON e' ancora scaduta), non curandosi minimamente di dimostrare che la somministrazione di tali farmaci sia piu' conveniente rispetto a farmaci già sviluppati in precedenta, ma con la licenza scaduta e quindi piu' economici. Dal nostro punto di vista l'Effexor è proprio uno di questi !!!
In pratica sei una delle tante vittime della corruzione delle case farmaceutiche.

Non devi avere paura a cambiare farmaco (purchè tu lo faccia subito).
Inoltre, sarebbe bene che tu prenda 2 gocce di Clonazepam ogni 8 ore (vedrai che starai subito meglio).

Ti rinnovo il mio invito a scambiarci una telefonata.
A presto, ciao
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Re: Angoscia, confusione, sospensione farmaci e ripresa farm

Messaggioda Lanzosa » ven gen 02, 2015 11:05 am

La ringrazio per la disponibilità, ho visto il messaggio con il suo numero, magari dopo le feste potremmo scambiarci una telefonata.
Ripeto, mi spaventa cambiare nuovamente terapia, non vorrei fare ulteriori miscugli e passare ad altri farmaci, soprattutto non senza il consenso della mia psichiatra. Lei mi segue da anni, mi sono sempre fidata molto di lei, anche se non è sempre stata molto presente, è molto chiara con me e non fa nulla a scopo di lucro (poichè lavora in un servizio pubblico). Però, il fatto che non mi abbia messa mai al corrente dell’esistenza di questa “sindrome da sospensione” quando sono tornata a star male a Maggio/Giugno, mi ha fatto un pò perdere la fiducia in lei. Perché, se avessi saputo che il mio star male, i miei sintomi fossero dovuti alla sospensione, avrei potuto fare a meno di riprendere i farmaci, avrei resistito ai sintomi, evitando di fare tutti i cocktail di farmaci degli ultimi mesi. Ho letto da diverse fonti che la sindrome da sospensione può durare un paio di settimane, in tal caso si può fare lo sforzo di resistere ai sintomi. Mentre se la sindrome persiste, bisogna tornare alla cura farmacologica. Quando ho interrotto di botto la cura farmacologica a fine Settembre (Olanzapina, Dropaxin, Xanax) sono passati due mesi e continuavo a star male, a provare ancora angoscia e pensieri ossessivi, fino a quando a metà Dicembre ho ripreso la cura con Efexor. Se di sindrome da sospensione si è trattato, com’è possibile che sia durata così tanto? Non sarebbe dovuta sparire man mano dopo due settimane?
Lei mi dice che: “La dipendenza di per se non è un problema (basta che lei lo sappia e che ne tenga conto, quando starà bene dovrà ridurre i farmaci con MOLTA piu' gradualità rispetto alla volta precedente).”
Ma a questo punto mi chiedo, come farò a sapere quando starò davvero bene per poter smettere? Come farò a capire se lo star male sia dovuto ad una cosa mia psicologica o sia dovuta alla sospensione del farmaco?
Nonostante abbia ripreso la cura (iniziata l’11 Dicembre), avverto ancora un po’ le ansie, le paure e i pensieri dei mesi scorsi (anche se in modo molto più controllabile ed attenuato). E’ possibile che l’ansia sia stata così forte nei mesi scorsi, da lasciare degli strascichi che persistono nonostante stia prendendo il farmaco?
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Re: Angoscia, confusione, sospensione farmaci e ripresa farm

Messaggioda admin » ven gen 02, 2015 12:02 pm

Cara Lanzosa,
le "sindromi da sospensione" non e' assolutamente detto che passino in 2 settimane: anzi, possono non passare proprio e continuare a peggiorare, al punto che resistere troppo ai sintomi può' diventare anche molto pericoloso.
Noi suggeriamo di resistere ai sintomi per un massimo di 2 o 3 settimane e poi applicare una cura farmacologica.

La ragione per cui l'ansia non ti e' ancora passata e' che la componente dell'Effexor che agisce sui recettori del riassorbimento della serotonina può' richiedere ben 1 o 2 mesi prima di riuscire ad accumularsi a sufficienza nel cervello da bloccarti l'ansia.
Detto cio', noi ti suggeriamo comunque di cambiare terapia (e anche psichiatra).
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Re: Angoscia, confusione, sospensione farmaci e ripresa farm

Messaggioda Lanzosa » ven gen 02, 2015 12:26 pm

Cosa intende per "le sindromi da sospensione possono non passare proprio e continuare a peggiorare, al punto che resistere troppo ai sintomi può' diventare anche molto pericoloso."?
E' proprio questo il motivo per cui mi chiedo: come farò a sapere quando starò davvero bene per poter smettere? Come farò a capire se lo star male sia dovuto ad una cosa mia psicologica o sia dovuta alla sospensione del farmaco? Sarò costretta a prendere farmaci a vita arrivata a questo punto?
Mi scuso se sono così insistente e continuo a dilungarmi con tutte queste domande. Forse sono anche inopportune, poiché non so se lei sia uno Psichiatra, uno Psicologo, un rappresentante di qualche casa farmaceutica o semplicemente una persona che si è interessata a questo argomento creando questo sito. Però ho bisogno di capire.
Ho preso in considerazione l'ipotesi di cambiare psichiatra, ma qui nel mio paese non è che ci sia vasta scelta. Pensavo di spostarmi su Bari, sapreste indicarmene qualcuno?
Qual'è la terapia che mi suggerisce lei?
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Re: Angoscia, confusione, sospensione farmaci e ripresa farm

Messaggioda admin » ven gen 02, 2015 3:26 pm

Intendevo semplicemente dire che hai fatto bene a scegliere di curarti, anziché resistere ulteriormente ai sintomi.
Se avessi ridotto i farmaci più lentamente, non avresti avuto alcun sintomo da sospensione.
Per tutto il resto conviene che ci sentiamo per telefono.
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Re: Angoscia, confusione, sospensione farmaci e ripresa farm

Messaggioda Lanzosa » mer gen 07, 2015 1:08 pm

Lei dice che ho fatto bene a scegliere di curarmi riprendendo i farmaci? Io credo di no, ho paura che sia nuovamente (come lo è stato sette anni fa) un modo per mettere a tacere i sintomi che si ripresenteranno quando sospenderò nuovamente il farmaco (spero di sbagliarmi). Cosa può succedere se in seguito ad una sindrome da sospensione si resiste ai sintomi anzichè riprendere il farmaco? Non che io abbia intenzione di farlo, ormai ho ripreso (ahimè), è per pura conoscenza e curiosità.
Lei dice che se avessi scalato più lentamente non avrei riscontrato sintomi da sospensione, ma secondo lei dove c'è stato lo sbaglio? Nello scalare quale medicina, di quale periodo :| ?
Ultima domanda :oops: : l'Olanzapina, anche se assunta per poco tempo (1-2 mesi), può dare sintomi da sospensione? (l'ho sospesa in 3 giorni).
Grazie ancora per la disponibilità.
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Re: Angoscia, confusione, sospensione farmaci e ripresa farm

Messaggioda admin » mer gen 07, 2015 2:35 pm

Cara Lanzosa,
gli sbagli sono stati molteplici.
La paroxetina e' uno dei farmaci che da' più' dipendenza in assoluto. E' vero che tu hai cercato di ridurlo con un minimo di gradualità'… ma ti posso assicurare che tale gradualità' non era per niente sufficiente.
Tanto per darti un idea, avresti dovuto seguire questa scaletta (che come potrai notare e' MOLTO più' graduale di come l'hai ridotto tu):
https://www.ansiafarmaci.it/paroxetina_slow.html

Se appaiono sintomi di sospensione, e' giusto provare a resistere un pochino (qualche settimana), ma se poi la situazione non migliora significativamente occorre curararsi (altrimenti può' essere pericoloso !). Prova a leggerti bene il protocollo tartaruga (vedrai che capirai molto meglio anche questo aspetto).

La tua domanda sull'Olanzapina e' sensatissima. Non e' stata assolutamente una buona idea toglierla in solo 3 giorni. Sebbene, la dipendenza che hai acquisito dall'Olanzapina era lieve (cioè' di soli pochi mesi), sarebbe stato meglio ridurla più' gradualmente.
L'Olanzapina e' un farmaco che blocca anche i recettori GABA (quindi ha anche un effetto ansiolitico). Se tu segui il nostro suggerimento e prendi 2 gocce di Clonazepam ogni 8 ore, risolveresti tutta una serie di problemi (tra cui quello dell'olanzapina tolta da un giorno con l'altro… cioè' andresti a ribloccare i soli recettori GABA con il Clonazepam… che poi potrai ridurre molto gradualmente quando starai meglio).

P.S. sarebbe meglio che ci scambiamo almeno una telefonata (in modo da capirci meglio su tutti i vari aspetti).
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